×
1 283
Fashion Jobs
BURBERRY
Programme Manager, Corporate Responsibility
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Lavorazioni Esterne-Calzature
Tempo Indeterminato · SAN MAURO PASCOLI
RANDSTAD ITALIA
Tecnico di Industrializzazione-Pelletteria
Tempo Indeterminato · SCANDICCI
DARKPARK SRL
Account Executive
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
Consulente Commerciale
Tempo Indeterminato · CATANIA
WOOLRICH EUROPE SPA
e - Commerce Operations & Omnichannel Specialist
Tempo Indeterminato · BOLOGNA
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Digital Store Planner
Tempo Indeterminato · REGGIO EMILIA
ANTONIA SRL
Fashion Buyer-Woman Collection
Tempo Indeterminato · MILANO
GRUPPO N
Responsabile Controllo Qualità
Tempo Indeterminato · SAVIANO
STELLA MCCARTNEY
Legal Counsel
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior Credit Specialist e Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
EASTPAK
Sales Representative (Eastpak - Jansport)
Tempo Indeterminato · MILANO
LA RINASCENTE SPA
Business Controller di Store
Tempo Indeterminato · MILANO
CARLA G.
Responsabile Pianificazione Della Produzione
Tempo Indeterminato · BOLOGNA
LA RINASCENTE SPA
Allievo/a Business Controller di Punto Vendita
Tempo Indeterminato · MILANO
LAVOROPIÙ DIVISIONE MODA
Addetto/a Tesoreria - Settore Fashion - Ozzano
Tempo Indeterminato · OZZANO DELL'EMILIA
IN STYLE GROUP
Wholesale Brand Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
DOLCE&GABBANA SRL
Logistic Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Event Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
E-Commerce & Digital Marketing Specialist
Tempo Indeterminato · ROMA
FOURCORNERS
Sales Manager Rtw Man
Tempo Indeterminato · MILANO
ELISABETTA FRANCHI
Product Manager Borse e Accessori
Tempo Indeterminato · QUARTO INFERIORE
Di
Ansa
Pubblicato il
15 giu 2020
Tempo di lettura
2 minuti
Condividi
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Le scuse di Anna Wintour agli afroamericani di 'Vogue'

Di
Ansa
Pubblicato il
15 giu 2020

Nel giorno in cui il rivale Harper's Bazaar nomina per la prima volta una donna di colore al timone, Anna Wintour si scusa con gli afroamericani che lavorano per Vogue: in un memo allo staff la "regina della moda" si è cosparsa il capo di cenere per non aver fatto quanto in suo potere a favore di giornalisti, fotografi e stilisti neri.

Anna Wintour


Raramente Anna esprime emozioni: la donna che ha ispirato il personaggio di Meryl Streep in Il Diavolo Veste Prada non ama ammettere errori. "Condivido quel che state provando. Lo dico soprattutto ai neri del nostro team: non riesco a immaginare come abbiate vissuto questi giorni", ha scritto la Wintour nel giorno che ha visto la nomina di Samira Nasr, ex fashion director di Vanity Fair e simpatizzante del movimento Black Lives Matter al timone dell'edizione americana di 'Bazaar': un "nuovo capitolo" all'insegna dell'inclusivita' nei 153 anni di storia della rivista di moda del gruppo Hearst che la Nasr (padre libanese e madre di Trinidad) raccontera' attraverso "lenti per loro natura colorate".

Anna, nel memo allo staff, si è assunta "piena responsabilità" per "errori e offese" commessi da Vogue durante il suo mandato. "Lo dico chiaro e tondo. So che Vogue non ha trovato abbastanza modi di dare spazio a giornalisti, fotografi, stilisti e altri creativi. E abbiamo sbagliato pubblicando immagini o articoli che possono aver ferito o riflesso razzismo".

Le scuse della Wintour seguono di pochi giorni l'uscita di "Trincee di Chiffon", il memoir in cui una delle ex star della rivista, Andre Leon Talley, si leva molti sassolini dalla scarpa accusando Anna di intolleranza ed estrema mancanza di sensibilità.

Il mea culpa arriva anche sulla scia di una serie di dimissioni eccellenti nel mondo dei media per passi falsi commessi sul tema delle relazioni razziali. La nuova presa di coscienza ha visto l'uscita di scena del capo della pagina degli editoriali del New York Times, James Bennet, per aver sottovalutato la portata esplosiva di un fondo del falco repubblicano Tom Cotton sull'uso dell'esercito per domare le proteste, mentre il direttore del Philadelphia Enquirer, Stan Wischnowski, ha lasciato dopo aver mandato in pagina un articolo sull'impatto delle manifestazioni sugli edifici della città sotto il titolo controverso "Buildings Matter Too". Dimissioni anche a Condé Nast: Adam Rapoport, storico "top editor" della rivista di cucina Bon Appétit, ha perso il posto a causa di una fotografia apparsa online in cui appare mascherato in un costume denigratorio nei confronti dei portoricani.

Copyright © 2023 ANSA. All rights reserved.

Tags :
media