Ansa
25 set 2014
Le passerelle sofisticate di Parigi
Ansa
25 set 2014
Inizia con passerelle sofisticate la rassegna parigina. Alessandro Dell'Acqua era atteso alla sua seconda prova per Rochas. Come si sente? "Emozionato come l'altra volta. Dicono che occorrano almeno tre sfilate per calmarsi ed entrare nel ruolo". Si vede che ha caricato la collezione di molte aspettative, una prova di bravura che forse ha ecceduto il compito, quello di rendere modernamente reale e appetibile Rochas.
Certo, un bel lavoro di leggerezza con materiali preziosi, pizzo Chantilly e filet, sovrapposizioni di tulle cipria o nero su una silhouette da tunica dei primi del Novecento, un tocco di fuori moda che vuol essere moda, una linearità interrotta da girandole di ruches sistemate sul dorso della fascia stretta come un obi.
Micro blouson e giacchine fin-de-siècle, delicati uccellini stampati su georgette, orli al polpaccio e un tentativo di interrompere la musica troppo melodica con una cintura quasi militare stretta sopra il seno e la R di Rochas piazzata come il logo delle università.
Di Dries van Noten alcune collezioni vengono amate più di altre ma la sua moda è sempre reale, la guardi e ti sembra qualcosa di possibile anche se difficile. Stavolta tante righe, anche a bajadera, su shantung di seta dai colori forti ma che si amalgamo bene perfino con sete a disegni macro-cravatteria, un po' orientali, il tutto portato con candidi sandali sportivi. Fantasie diverse messe assieme in modo sciolto, tra giacchino da boxeur, pantaloni pigiama, bluse di chiffon, spolverini e calzoni jodhpour in un gioco di sovrapposizioni e accostamenti che non escludono il blazer perfetto anche quello a righine grigie e nere con collo sciallato da smoking.
Marcel Marongiu, figlio di una svedese e di un sardo ("non no non parlo italiano!" dice quasi terrorizzato all'idea) è da 25 anni nella moda e da sette è il direttore creativo di Guy Laroche.
Non ha muse di riferimento ma solo l'idea di una donna chic, che non sia come le altre: "più che moda - dice convinto - il mio è un lavoro sullo stile". Androgino ma sensuale, giacche a doppiopetto, salopette blu indossate quasi fossero smoking, mini abiti effetto rafia, lunghe sottovesti di seta con sottilissime spalline che disegnano la pelle. Marongiu dice di non aver voluto rifarsi a decenni passato "Molto difficile essere moderni, per me la vera sfida è fare eleganza creativa e portabile".
Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.