Ansa
29 mar 2016
Le mille vite del denim dai jeans al boho-chic
Ansa
29 mar 2016
Trasformato dai lavaggi, alleggerito elasticizzato, decolorato, tagliato o decorato come un gioiello: l'inossidabile denim continua ad occupare un posto d'onore nei nostri armadi assieme ai suoi alleati, i jeans.
E se nel XV secolo Nimes era in concorrenza con Chieri (Piemonte) per la produzione di un fustagno robusto di colore blu, quando il cotone divenne un materiale economico fu eletto anche materiale d'eccellenza per abiti da lavoro.
Ma oggi non c'é quasi più traccia del pesante cotone utilizzato dal pioniere Levi Strauss che nel 1853, con la scoperta dell'oro in California, per vendere capi da lavoro per i cercatori d'oro, fondò a San Francisco la Levi Strauss & Co., oggi Levi's e il mitico modello 501.
Da allora siamo passati all'effetto used di oggi ottenuto con lavaggi particolari del denim, da cui si ottengono tante gradazioni di azzurri. Anche il mix di tessuti e l'aggiunta di materiali elastici hanno modernizzato il denim che dona di più alla figura femminile e sposa lo stile boho-chic, rivisitando il look hippy degli anni '70.
Stile che da sempre affascina le icone della moda come Kate Moss e Sienna Miller: pantaloni a zampa e vestibilità sciolta.
Siviglia lancia una selezione di capi speciali perché in sole tre ore in laboratorio, ottengono un grado di usura pari a dieci anni d'utilizzo. Il risultato è raggiunto grazie a trattamenti particolari del tessuto in laboratorio. Il plus dei Denim Special è proprio quello di ottenere capi usurati rapidamente, con risultati di qualità e duraturi, con un alto tasso di veridicità che caratterizza il jeans nell'accezione Special.
Salopette con bretelle e coulisse in tela denim da Mes Demoiselles che a sorpresa può diventare una maxi gonna, in una estiva tonalità di azzurro effetto delavé. Anche da Roy Roger's torna la salopette corta, in denim misto lino, modello tratto dall'archivio storico del marchio. Qui troviamo anche la gonna lunga a vita alta i jeans a gamba Palazzo ripresi da un modello anni '70, l'abito camicione stone washed con bottoni a pressione e tasche frontali. Insomma un inno al blu giocato in tante declinazioni. Ma anche ad epoche come gli anni '50 e '70 che si esprimono nei nuovi trench e nelle gonne stile hippie realizzate in leggero denim froissé. I richiami sono alle atmosfere della Rive Gauche ma anche alla Costa Azzurra all'epoca di B.B. che si traduce in top e shorts. E ancora, vite più alte e lunghezze Capri per i jeans 5 tasche. Dettagli anni '70 per il denim modernizzato nelle nuove lunghezze che lasciano spesso la caviglia scoperta.
Denim classico, fatto di skinny, vita bassa e volumi inusuali da Martino Midali e Midali Toujours. Indian Rose, marchio ideato nel 1992 dal creativo e manager Pierluigi Tavarner (oggi fa capo a Luxury Jeans Srl, società interamente posseduta dalla famiglia Oteri) con Premium Italian denim brand, crea capi con cura sartoriale di tagli e dettagli, modelli da interpretare con l'ironia disincantata di una donna sicura di sé e del suo fascino.
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