×
1 162
Fashion Jobs
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Retail Planner
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Sales Manager Rtw Man
Tempo Indeterminato · MILANO
ELISABETTA FRANCHI
Product Manager Borse e Accessori
Tempo Indeterminato · QUARTO INFERIORE
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Trainer - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Internal Audit Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
Export Manager Abbigliamento Uomo/Donna
Tempo Indeterminato · MILANO
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga Tecnico/a Industrializzazione Calzature
Tempo Indeterminato ·
CONFIDENZIALE
Retail Area Manager Lombardia e Piemonte
Tempo Indeterminato · MILANO
MANTERO SETA
Industrializzatore
Tempo Indeterminato · GRANDATE
SWAROVSKI
District Manager - Central Italy
Tempo Indeterminato · ROMA
MIROGLIO FASHION SRL
Buyer
Tempo Indeterminato · ALBA
CONFIDENZIALE
District Manager
Tempo Indeterminato · ROMA
ALEXANDER MCQUEEN ITALIA
Alexander Mcqueen Stock Controller
Tempo Indeterminato · REGGELLO
FRATELLI ROSSETTI SPA
Junior Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
CRM Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Legal Counsel
Tempo Indeterminato · MILANO
DIESEL
Global Collection Merchandising Manager Shoes, Bags And Small Leather Goods
Tempo Indeterminato · BREGANZE
ALEGRI TRADE
Impiegato Ufficio Vendite
Tempo Indeterminato · PRATO
PAGE PERSONNEL ITALIA
Junior Sales Manager Lombardia - Settore Gioielli
Tempo Indeterminato ·
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior Credit Specialist e Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Product Compliance Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Prototipia e Industrializzazione Abbigliamento Donna
Tempo Indeterminato · VICENZA
Di
Fibre2Fashion
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
30 mag 2018
Tempo di lettura
2 minuti
Condividi
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Le città europee hanno attirato il 43% di aperture di brand stranieri nel 2016

Di
Fibre2Fashion
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
30 mag 2018

Secondo un rapporto CBRE, le città europee sono la nuova destinazione preferita dei brand che vogliono svilupparsi a livello internazionale, con il 43% delle nuove aperture nel 2016, contro il 36% l’anno precedente.

Hong Kong resta la prima destinazione mondiale - AFP


Da cosa deriva questo successo delle città del Vecchio Continente? I marchi europei sembrerebbero più portati verso uno sviluppo nel loro continente piuttosto che in luoghi con valute care, hanno analizzato gli autori del rapporto.
 
Per quanto riguarda le città, Hong Kong è sempre la più popolare al mondo per l’espansione a livello internazionale: ha infatti attirato 87 nuovi brand nel 2017. Hong Kong è seguita da Londra, al secondo posto in termini di nuovi arrivi, con un totale di 65 distributori internazionali che hanno aperto delle boutique nella capitale britannica per la prima volta nel 2016. Dopo Londra, Dubai, che ha accolto 59 nuovi arrivi. Doha sale di 6 posizioni rispetto allo scorso anno, raggiungendo il quarto posto in classifica con 58 nuovi brand; Tokyo è quinto con 48 arrivi.

Da sottolineare anche il balzo di Parigi, passato dalla 20° alla 7° posizione con 36 nuovi marchi; la capitale francese può contare su un turismo sempre attivo e su un’economia stabile per continuare ad attirare brand stranieri. Circa il 33% delle nuove griffe che hanno aperto a Parigi sono distributori specializzati come Jordan, Rip Curl e Athlete’s Foot, che puntano ai numerosi millennial parigini. Anche Mosca e Vienna fanno parte della top ten, con rispettivamente 33 e 29 nuovi marchi. Tra le 15 città scelte dalle catene internazionali per installare nuove boutique, la maggior parte sono in mercati maturi; la città croata di Split è l’eccezione alla regola.
 
Il rapporto di CBRE ha evidenziato anche che la maggioranza dei brand che hanno scelto Londra proviene dagli Stati Uniti. La capitale britannica rimane la destinazione preferita dai distributori internazionali che vogliono testare i loro marchi prima di approcciare il resto dell’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Il 2016 è stato per Londra anche un anno record in termini di investimenti immobiliari, con 2,3 miliardi di euro spesi.
 
Le cifre del retail sono aumentate del 2% nel 2016, meno rispetto al +3,1% registrato l’anno precedente; si può quindi dedurre un lieve rallentamento nel progetti di sviluppo all’estero da parte dei marchi.
 
“L’espansione mondiale sta perdendo vitalità perché i brand cercano l’equilibrio ideale tra negozi fisici e presenza online, approcciando la loro rete distributiva in modo più strategico. Come gli anni passati, i distributori americani sono i più attivi in termini di nuove aperture all’estero. Ma i marchi dovranno affrontare sfide importanti a livello settoriale e macroeconomico e questo potrà spingere alcuni a essere più cauti nel loro sviluppo”, ha commentato Natasha Patel, Direttrice della Ricerca per la zona EMEA di CBRE.
 
Globalmente, il rapporto ha evidenziato che, a parte bar e ristoranti, i negozi specializzati di moda (18%) e le catene di gamma media sono i comparti che tendono maggiormente a conquistare nuovi mercati.

Copyright © 2023 Fibre2Fashion. All rights reserved.