7 set 2015
Le Phare de la Baleine torna alle origini dopo il suo acquisto
7 set 2015
Tornare a un'eleganza informale, riaffermando il DNA del marchio ispirato al mondo marino: è questa l'ambizione di Le Phare de la Baleine, brand francese che è stato acquistato nel maggio del 2015 dalla società P2M. Diretta da Patrick Masson e di proprietà della holding familiare Services & Finances, l'azienda possiede anche Sodilog, specialista della distribuzione e della logistica nel tessile-abbigliamento (con un giro d'affari di 100 milioni di euro).
Il marchio di prêt-à-porter donna e bambino, e di arredamento casa, in precedenza posseduto dalla società Tricot et Confection d’Ornans, sta conducendo un vero e proprio lavoro in profondità sulle collezioni, sulla distribuzione e sull'identità di marca.
"L'offerta era diventata troppo disordinata e confusa e non si riusciva più a definire con certezza cosa fosse veramente il marchio Le Phare de la Baleine. Oggi, il nostro obiettivo è dunque quello di fare meno (riducendo il numero degli articoli di circa il 25%), ma con più efficacia, con collezioni dai codici stilistici marini rivisitate ogni stagione a seconda delle tendenze, perché c'è molto da fare!", spiega Claire Masson, direttrice dello sviluppo e del marketing del brand.
E' iniziato dunque un nuovo lavoro sullo stile, con l'assunzione di nuovi consulenti e stilisti per ripensare le collezioni, che d'ora in avanti saranno strutturate attorno a capi iconici, mentre altre linee saranno ispirate dal mondo del mare con uno stile più moderno. Ma non è tutto, perché questi cambiamenti saranno associati a una nuova strategia prezzi: “I nostri prezzi medi non cambieranno, perché continueremo a realizzare una produzione di qualità Made in Europe”, spiega Claire Masson, “ma proporremo degli articoli di richiamo per attirare nuovi tipi di clienti, soprattutto nei prodotti complementari come le canottiere”.
L'obiettivo del marchio è chiaro: confermare quella clientela da sempre molto attaccata al marchio, generalmente le 35-50enni, ma attirando, grazie alla modernizzazione del marchio, nuovi clienti più giovani.
Per ora, P2M intende dunque concentrare i propri sforzi sul prêt-à-porter femminile, con un obiettivo dichiarato: che questo faccia da traino alle linee neonato/bambino e arredamento.
Attualmente, Le Phare de la Baleine, che possiede 17 negozi in proprio (tra i quali 3 outlet) e 17 affiliati, possiede una rete distributiva che comprende 300 clienti multimarca in Francia, ma spera, entro l'inverno del 2016, di avvicinarsi ai 500 clienti multimarca. Un obiettivo che aveva già raggiunto in passato.
All'estero, la marca dallo spirito marinaresco possiede già 150 clienti attivi, ripartiti fra la Svizzera, la Spagna e l'Italia, ma spera di raddoppiare il loro numero nel 2016.
In più, se prima dell'acquisto da parte di P2M il marchio possedeva degli uffici-showroom in rue d’Aboukir, oggi Le Phare de la Baleine dispone di un vero showroom a Parigi, in rue de Rivoli 140.
Uno spazio che comunque lascerà nel gennaio del 2016 per spostarsi in un locale di 180 metri quadrati situato in Place des Victoires, pensato per diventare una vetrina delle collezioni donna, bambino e arredamenti del brand presso i multimarca.
Infine, sul piano logistico, la parte amministrativa rimane gestita da Colmar. In compenso, l'ufficio di Ornans, che effettuava il controllo della produzione e gestiva i rapporti coi fornitori, ha chiuso, per riaprire comunque 25 chilometri più in là, a Besançon.
Anne-Sophie Savenier (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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