10 mar 2015
Le Galeries Lafayette approdano in Qatar
10 mar 2015
Le Galeries Lafayette accelerano in Medio Oriente con un negozio nella capitale del Qatar. Dopo Dubai, l’insegna francese va ad aprire a Doha, nel prestigioso centro commerciale “Katara Plaza”, che dovrebbe vedere la luce nel settembre del 2016. Si tratta di una superficie di 13.800 m2 su tre livelli, che sarà gestita in franchising dall'Ali Bin Ali Group (ABA Group), che possiede quasi l'80% della distribuzione di beni di consumo nel Paese asiatico. Questo conglomerato, controllato dalla famiglia Ali Bin Ali, che impiega più di 3.000 persone, è attivo da 60 anni in vari settori, tra i quali la distribuzione, in particolare con diverse griffe di orologeria e gioielleria.
«Ma non ci fermereno qui! Il Golfo fa parte dei nostri obiettivi», spiega Laurent Haynez, direttore strategia e sviluppo delle Galeries Lafayette, a margine della conferenza stampa sulla presentazione del futuro centro commerciale “Katara Plaza”, svoltasi domenica scorsa a Doha.
Le trattative con ABA sono iniziate quattro anni fa, portando a una firma due anni più tardi. La collaborazione su questo progetto è arrivata in modo naturale tra le due parti, che si conoscono da molto tempo. Nel suo portafoglio, ABA possiede anche Monoprix. “Quando abbiamo iniziato l'espansione internazionale 20 anni fa, venivamo a malapena considerati. Oggi, riceviamo molte proposte di progetti”, nota Laurent Haynez.
Attualmente, i grandi magazzini francesi hanno cinque insediamenti all'estero. A Berlino, con un negozio in proprio inaugurato nel 1996. A Dubai, in Kuwait, dove le Galeries Lafayette hanno aperto uno store nel 2009 in partnership, con una quota di minoranza, con il gruppo libanese Admic, insieme al quale hanno anche collocato un BHV a Beirut. Quest'ultimo, prossimamente dovrebbe essere rinnovato. Poi viene il punto vendita di Casablanca, in Marocco, aperto in franchising nel 2011 con Aksal, cui è seguito nel 2013 Giacarta, in Indonesia, sempre in franchising con un gruppo già proprietario di una catena di grandi magazzini, e Pechino, con l'appoggio del gigante di Hong Kong IT Limited.
In cantiere, oltre a Doha, altri due progetti: Istanbul, con un negozio in franchising insieme al gruppo Demsa, la cui apertura è prevista per fine 2016, e il negozio in proprio di Milano, che andrà ad inserirsi nel futuro centro commerciale di Westfield. Altri accordi sono in corso di negoziazione, in particolare in Cina e in Indonesia.
A Doha, il team è già stato designato, mentre l'architetto francese Bruno Moinard, che ha già lavorato ad altri progetti con le Galeries Lafayette, si sta occupando del progetto di interior design che, secondo quest'ultimo, dovrebbe essere “più moderno e più tecnologico” rispetto ai negozi tradizionali del gruppo.
Le Galeries Lafayette di Doha saranno dotate di 4 ristoranti. Nulla è stato ancora rivelato, invece, sull'offerta, la cui scelta non è stata ancora definita. I vari brand saranno selezionati dal gruppo ABA sotto la supervisione della catena francese, il cui obiettivo è di coprire un posizionamento che vada da un medio/alto di gamma, al lusso accessibile e di alta gamma, che non sono in concorrenza con gli altri marchi presenti nel centro commerciale.
«La nostra particolarità è che siamo un negozio di moda con un'offerta che varia a seconda del Paese in cui apriamo. Abbiamo proposte locali importanti, che rappresentano quasi il 30% della gamma totale. Nei Paesi del Golfo, per esempio, i marchi locali presenti sono soprattutto dedicati alla bellezza, mentre in Indonesia all'abbigliamento», puntualizza Laurent Haynez.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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