1 feb 2021
Layla punta su estero e make up
1 feb 2021
Layla, storica azienda milanese di cosmetici fondata nel 1936, ha in programma numerosi nuovi progetti per il 2021, come ha raccontato a FashionNetwork.com Babila Spagnolo, terza generazione della famiglia fondatrice e art director del brand.
“Dal 1952 produciamo i nostri cosmetici nella stessa sede di via Pestagalli 21, a Milano. Agli inizi, mio nonno, Emanuele Rossetti, si è concentrato sugli smalti e su qualche prodotto per la depilazione, importando dagli Stati Uniti il know how della produzione artigianale degli smalti. Nel 2009 siamo stati tra i primi a lanciare a livello retail lo smalto permanente, con strumenti professionali pensati però per il consumatore finale”, ci ha spiegato Babila Spagnolo. “Già nel 1975 mia madre, Emma Rossetti, ha ampliato l’offerta al make up, segmento su cui vogliamo spingere nel prossimo futuro: oggi rappresenta il 10% del nostro fatturato, l’obiettivo è di portarlo al 40% entro il 2022”.
Sul fronte make up, Layla ha infatti recentemente lanciato le sue prime palette: “Baba”, composta da 10 ombretti buttershine, un innovativo finish extraluminoso e 8 ombretti mat; #Freevola, che comprende 8 ombretti mat, 3 ombretti buttershine, 1 ombretto butterspack con finish duochrome glitter; #Redemption, 8 ombretti mat e 4 ombretti buttershine con finish extraluminoso; e Laylight, una palette di illuminanti composta da quattro cialde, ognuna dedicata a un’isola delle Maldive. “Entro ottobre 2021 abbiamo in programma un nuovo lancio di palette, poi ci dedicheremo a completare l’offerta con altri prodotti per il make up”, precisa Spagnolo. “Lo scorso febbraio abbiamo lanciato il mascara The Longer The Better, che ha riscosso un notevole successo”.
Per il prossimo anno è previsto anche un ampliamento della gamma colori per gli smalti, il Layla Gel Polish, il Layba Gel Polish e il Gumeffect, il primo smalto semipermanente disponibile sul mercato con cui si può allungare l’unghia fino a 3 millimetri.
Dal punto di vista distributivo, Layla oggi conta su una rete di 20 agenti plurimandatari, è presente in circa 2.600 doors tra grande distribuzione organizzata, piccole profumerie, grossisti, parrucchieri ed estetiste, dispone di un flagship store in Via Larga 2 a Milano e di uno shop online che presenta in anteprima le novità del brand e l’intero range delle proposte. Ma il marchio non si ferma, e per il prossimo futuro sta pensando a un progetto di franchising e punta a crescere all’estero.
“Oggi il nostro fatturato è realizzato principalmente in Italia, a livello export vogliamo ricostruire una rete di distribuzione. Stiamo per entrare da Leclerc in Francia e apriremo un corner a Dubai, all’interno di un mall. Israele è cresciuto molto grazie soprattutto allo smalto semipermanente. Entro i prossimi due anni, inoltre, vorrei approcciare di nuovo gli Stati Uniti attraverso un distributore”, ci anticipa Babila Spagnolo.
L’azienda punta molto anche sulla comunicazione e sulla formazione. Babila Spagnolo, coadiuvata dal responsabile ricerca e sviluppo del brand Alessandro Di Fuccia, sta innovando il linguaggio di un settore spesso piuttosto conservatore, puntando su irriverenza e ironia e su testimonial insoliti per un brand di cosmesi, come Rocco Siffredi e Fedez.
“Durante il primo lockdown non ci siamo fermati: da marzo a inizio luglio abbiamo fatto tutti i giorni dirette di formazione gratuita su Instragram per il makeup e lo smalto e in pochi mesi siamo arrivati a 86.600 follower”, ci annuncia con orgoglio Spagnolo. “Nei nostri corsi non spieghiamo solo come applicare i prodotti, ma anche cosa si sta mettendo sull’unghia, cosa sta succedendo sotto la lampada, perché vogliamo che le consumatrici siano davvero consapevoli. Io ci sono in prima linea e rispondo a domande anche molto private”.
Layla produce smalti e make up con formule proprie, mentre per le matite e per compattare le polveri e colare i rossetti in stick si avvale di partner esterni, dislocati nella zona di Milano. L’azienda, che anche durante la pandemia ha assunto alcune figure chiave e conta oggi su di un organico di 42 persone, ha chiuso il 2019 con un fatturato di 8,5 milioni di euro, che nonostante le difficoltà legate al coronavirus dovrebbe mantenersi stabile quest’anno.
“I nostri collaboratori sono preziosi, in quest’anno difficile ci hanno sostenuto tantissimo e per me sono come una famiglia. Senza di loro nulla di tutto quello che facciamo sarebbe possibile”, precisa Babila Spagnolo.
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