Lanvin: Bruno Sialelli ci porta in vacanze estive spensierate e chic
Finalmente una collezione di moda maschile in Europa in cui sembra che tutti siano in vacanza e si stiano divertendo.
È quasi come se un'intera generazione di stilisti europei avesse dimenticato quante energie gli uomini spendano quando s’impegnano per curare la loro forma tra maggio e giugno allo scopo di avere un aspetto migliore a luglio e agosto. Non Bruno Sialelli, la cui collezione di debutto nel menswear per la maison Lanvin è stata una grande espressione di joie de vivre francese, eccentrica, ma cool. Una linea con una buona dose di surrealismo e molto rispetto per la fondatrice della griffe, Jeanne Lanvin, e il DNA della sua estetica.
Questa collezione P/E 2020 è stata presentata dentro ad una bellissima piscina pubblica Art Decò nella parte nord di Parigi, e più precisamente nel XIX arrondissement. Quell'ambiente incontaminato era l'ideale per i vestiti, che esprimevano tutti la tematica del dimenticare il lavoro e appagare i propri desideri.
Lo stilista ha aperto con blazer da terrazza sulla spiaggia di color azzurro pallido e limone tenue, rifiniti con motivi a onde, indossati con pantaloncini e abbinati a pullover di cashmere in miniatura senza maniche e T-shirt realizzate con deliziose stampe balneari di balene che sfiatano e gabbiani appollaiati. Per i club estivi, pantaloni da discoteca con strisce laterali, fusciacche turchesi e giubbotti Eisenhower in seta coordinati. Molti ragazzi indossavano stravaganti cappelli di paglia.
In questo show misto, le ragazze indossavano avvolgenti abiti di seta con stampe di conchiglie, abiti-giacca a vento a strisce e parka patchwork nautici.
Erano messe in evidenza anche le origini marsigliesi di Sialelli, nei sandali da spiaggia da rocciatore rock e nei pantaloncini dotati di grandi tasche, sebbene il designer abbia confessato nel dopo-show che è stato ispirato da un viaggio a Israele e dalla visione dei ragazzini locali che indossavano pantaloncini militari con stivali dell’esercito.
“Facile, francese e con insita l'idea di un ragazzo che diventa uomo mentre si gode l'estate. O dei ragazzini europei di un certo ambiente sociale che si prendono un anno sabbatico per andare in Sud America”, ha detto Sialelli in un cortile fuori dalla piscina.
In più c’era molta logomania, ma discreta; vista nel tipico look madre e figlio della casa francese; oppure nel convertire Lanvin in uno stravagante logo da sottobicchiere o persino in una surreale confezione di gelato. Sialelli ha anche attinto dal Lanvin anni ‘70, quando lo stilista di quell’epoca, Jules-François Crahay, ha immesso un elemento bohémien nel marchio.
Il designer ha anche aggiunto una serie di sirene – viste sugli orecchini e in alcune borse – che sono stati riprese dai rubinetti del bagno di Jeanne Lanvin, quando lei collaborava con il designer d’interni Armand-Albert Rateau. E si è mostrato in sintonia con alcune tendenze: nei falsi patchwork o nei maglioni a trecce. Molto significativo il grande cardigan allungato realizzato con un pattern di pecore in miniatura, che il cantautore blues Ben Harper, seduto in prima fila, ha fotografato tre volte per essere sicuro di far bene l’ordine.
In poche parole, eleganza surrealista e spensierata per le lunghe giornate estive.
“Adoro il mio lavoro, ma le vacanze sono la cosa migliore della vita!”, ha affermato Sialelli con una grossa risata.
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