26 ott 2018
Lanificio dell’Olivo: fatturato a 20 milioni dopo un anno di cambiamenti
26 ott 2018
Il Lanificio dell’Olivo, azienda produttrice di filati fantasia per l’industria della maglieria e dell’aguglieria fondata nel 1947 a Campi Bisenzio (FI), festeggia con importanti risultati un anno di svolta che ha segnato il passaggio dalla gestione familiare dei fondatori Taddeucci Sassolini alla nuova organizzazione manageriale del gennaio 2018.
I traguardi raggiunti riguardano nuove espansioni e un fatturato che si è portato, alla chiusura dell’anno fiscale il 31 agosto, a 20 milioni di euro, dopo un paio d’anni di flessioni.
“Un dato significativo, addirittura superiore agli obiettivi prefissati”, dice a FashionNetwork.com Fabio Campana, nominato nel luglio del 2017 direttore commerciale del Lanificio e poi promosso a direttore generale all’inizio di quest’anno. “Si tratta di un 15% in più dell’esercizio precedente. Una crescita che è stata maggiore negli Stati Uniti ed in Estremo Oriente, mercati saliti entrambi del 20% circa nello scorso esercizio, ma che è stata diffusa su tutti i principali mercati europei, incluso quello italiano. Buoni anche i risultati registrati in Giappone e Corea del Sud. I due terzi delle vendite sono ottenuti all’estero”.
Nel 2015, il Lanificio dell’Olivo si è rafforzato con l'ingresso in società del fondo di private equity Gradiente SGR (che ha in portafoglio varie aziende di food, meccanica di precisione, componentistica industriale, ma anche il gruppo Cadica di packaging), che ne ha acquistato la quota di maggioranza dell’80%, mentre la famiglia fondatrice ha conservato il 20% dell’azienda. Il fondo, grazie al suo Amministratore Delegato Piero Busnardo, ha coinvolto e coordinato nell’attività societaria gli AD Vittoria Varianini e Giancarlo Carlesi, ha mantenuto l’esperienza di una ‘colonna’ del lanificio, ovvero il direttore della produzione Pierluigi Biagini, e ha innestato nell’organigramma, oltre a Campana, nuove professionalità nell’ufficio stile, in quello commerciale, e in quello amministrativo, con Gianluca Bazzi come direttore finanziario, sempre da gennaio 2018.
Le fibre del lanificio sono lavorate presso gli stabilimenti di Prato, dotati di moderne tecnologie a controllo digitale e di una serie di particolari meccanici progettati appositamente da Lanificio dell’Olivo. Negli anni, l’azienda toscana ha sviluppato un significativo know-how nella filatura pettinata di fibre nobili come alpaca, mohair, seta,lane fini, cotone e lino, oltre alla ritorcitura di materiali performanti e pregiati per la creazione di effetti fantasia dai colori più svariati.
“Con il programma ‘Going Green’ e con l’adesione a ‘4Sustainability’, un protocollo promosso dal Consorzio Promozione Filati, Lanificio dell’Olivo si impegna alla realizzazione di forniture sostenibili con prodotti e lavorazioni di qualità che rispondano al rispetto dell’ambiente, della salute dei lavoratori e dei consumatori”, ricorda concludendo Fabio Campana. “Inoltre, nel 2016 abbiamo aderito al progetto “Detox” promosso da Greenpeace, che ha come obiettivo l’eliminazione delle sostanze pericolose dalla filiera produttiva. Per il 2019 prevediamo un anno di consolidamento a livello finanziario”.
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