Lacoste nutre progetti che vanno oltre lo sport con Novak Djokovic
Agassi come nuovo consulente tecnico; Lacoste come nuovo fornitore tecnico: Novak Djokovic, che ha appena compiuto 30 anni, ha iniziato l’edizione 2017 del Roland Garros di tennis con un vero cambio di visione e di look. Il campione serbo ha però dovuto inchinarsi lo scorso fine settimana, nei quarti di finale del torneo francese del Grande Slam, al giovane austriaco Dominic Thiem. Una bella disdetta per il giocatore e il per marchio del coccodrillo, che speravano in un secondo titolo consecutivo. Comunque, assicurandosi Novak Djokovic, Lacoste ha messo in chiaro le proprie ambizioni nel mondo del tennis. Incontrato durante la presentazione di quest’accordo di portata fondamentale per il brand, Thierry Guibert, direttore generale del Coccodrillo, ha precisato l'importanza di questo accordo.
"L’ultima volta che Lacoste ha potuto contare su un giocatore della Top 10 mondiale è stata con Andy Roddick, più di cinque anni fa”, ricorda Thierry Guibert. “Volevamo avere avere uno dei giocatori migliori e da quando sono arrivato, quasi tre anni fa, sin dalla mia prima discussione con Axel (Axel Carree, direttore degli eventi del marchio, ndr.), volevo poter contare su Novak Djokovic. Ci sono tre tennisti, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic, che possiedono una fama planetaria. E del resto sono i tre che hanno i maggiori contratti di sponsorizzazione. Le trattative sono state lunghe, abbiamo avuto degli alti e bassi, molte discussioni fra avvocati, perché si tratta di contratti molto complessi, ma sono i rapporti umani ad aver fatto la differenza alla fine. Abbiamo finalizzato l’accordo a Londra in novembre".
Dopo che Andy Roddick ha portato visibilità a Lacoste sul mercato americano, il campione serbo gli potrà fornire una dimensione più internazionale. La direzione del brand spiega di aver dato il via, per la prima collezione sport di Novak Djokovic, a una produzione simile a quella realizzata per Andy Roddick. Ma i suoi 360.000 pezzi dovrebbero essere venduti rapidamente a livello globale. Un potenziale che è accompagnato da un forte aumento del budget riservato al marketing – e si è visto in questi internazionali di Francia, con la vasta campagna di affissioni attuata.
“Avevo annunciato la nostra volontà che le spese di marketing per lo sport rappresentassero dal 25% al 30% del nostro budget complessivo per il marketing”, sottolinea il direttore generale. “Non è un fatto straordinario per un marchio come Lacoste. Complessivamente, la fetta riservata al marketing rappresenta il 6% delle nostre spese”.
E Lacoste vuole andare più lontano con il tennista balcanico. Una linea lifestyle figura tra i progetti. "Abbiamo delle belle cose da realizzare”, sostiene Thierry Guibert. “La realizzazione di scarpe da tennis da competizione fa anche parte dei temi d'attualità. Dal 1° gennaio 2018, riprenderemo a gestire direttamente la licenza per le calzature (Lacoste lavorava dal 1995 con il gruppo britannico Pentland). Integreremo queste competenze all’interno dell’azienda e proporremo anche delle scarpe da tennis".
L'accordo fra il tennista e Lacoste comprende infatti tutte le categorie di prodotti, tranne gli orologi e le borse sportive.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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