La prima stagione digitale della Haute Couture di Parigi termina tra teaser e pochissimi vestiti nuovi
Il terzo giorno della prima Fashion Week interamente digitale della Haute Couture francese è iniziato non con la presentazione di una collezione, ma con un teaser di Maison Margiela, a riassumere la Parigi più sconcertante mai vista.
Il couturier della griffe, John Galliano, ha adottato quello che ha chiamato “un approccio chiarificato”, mostrando un unico outfit in una clip che è durata solo 45 secondi. Questa si è rivelata la prima di una serie di quattro “installazioni digitali” che Margiela rivelerà ogni due giorni e raggiungerà il climax il 16 luglio alle ore 18:00.
Questa prima puntata della collezione couture Autunno-Inverno 2020 della casa di moda, che viene chiamata Artisanal, era stupenda. Girato con tinte iperfluorescenti arancioni, ocra e blu elettrico, il video mostrava una sola modella, che avanzava come un bandito da club notturno in un cappotto decostruito, prima di posare di profilo davanti alla telecamera – sorta di David Bowie con cappello da gaucho a larga tesa. “Il riemergere richiede la messa in luce di valori e intenti”, ha spiegato Galliano in un comunicato in cui ha promesso ai fan “una nuova proposta per la maison, in una manifestazione di chiarezza, interazione e inclusione”.
Come tutti i video del calendario ufficiale dell'alta moda, anche questo è disponibile sulla piattaforma web appena lanciata della Fédération de la Haute Couture et de la Mode, creata da Launchmetrics.
Il premio per le presentazioni simboliche deve essere assegnato a Franck Sorbier, che ha chiamato il suo video “Il Medico della Peste”, in italiano, e lo ha girato all’interno del Musée des Arts et Métiers di Parigi. La sua protagonista è una figura disturbata in pizzo nero, occhi bistrati e un enorme piumaggio in testa inseguita da un uomo mastodontico vestito con frac, cappello a cilindro e maschera bianca veneziana, degno di Eyes Wide Shut. Tutto culmina con la coppia che gira intorno al famoso pendolo di Foucault all'interno della chiesa gotica del museo; prima che uno stallone nero insegua un'eroina in un poncho paisley attraverso un cortile medievale.

“Volevamo fare un parallelo tra il Covid-19 e la peste”, ha rivelato Sorbier. Franck Sorbier potrà non essere il couturier più intenso di Parigi, ma c'è una ricchezza di idee nella sua fervente immaginazione. Come con Margiela, i titoli di coda hanno spiegato che questo video è un preludio a un film più lungo che uscirà il 21 settembre. Un cortometraggio superbo, che si è concluso ricordando con delicatezza un vecchio amico della casa di moda, il cantante Manu Dibango, portato via dal Coronavirus a marzo.
Dal couturier più famoso della Cina, Guo Pei, è giunto un mix delle sue ispirazioni. In questa stagione, animali in una savana; foto di viaggi dal Museo di Storia Naturale di Parigi; immagini di lana di pecora dipanata e notevoli ricami di giardini cinesi.
“La sfida globale per la salute ha avuto un impatto su tutti noi. Ha cambiato le nostre percezioni verso la vita. Non solo per l'umanità ma verso gli animali, le piante e il pianeta”, ha sostenuto Guo Pei, che ha caratterizzato la sua decima stagione di sfilate a Parigi con tute imbottite grigio chiaro con tasche applicate a forma di elefante; abiti cocooning in pelle con disegni di teste di zebra; e giraffe fatte in lana di pecora applicate su rossi abiti da cocktail.
Elie Saab è stato molto conciso nella sua clip di 1,35 minuti chiamata “Le Retour aux Sources” (“Il ritorno alle fonti”). Il grande sarto libanese vi ha incluso schizzi delicati, foreste di cedri del Libano, petites mains che cuciono, pendenti di vetro, api ronzanti, riprese forti di terre e suoli aridi; e un gabbiano che vola verso la montagna Qurnat as Sawda. Toccante ed espressivo.
Bello vedere alcuni abiti veri da Bouchra Jarrar, il cui video in bianco e nero rivolto ai giovani è stato senza dubbio uno dei migliori della stagione. Christian Dior ha preso una batosta sui social media, criticato per il cast tutto bianco del suo brillante video; Jarrar riceverà invece tanti complimenti per il suo casting: le bellissime sorelle nere Aissa e Aida Kane, intente a giocare in un appartamento di boulevard Haussmann o ad andare a zonzo in modo meditabondo davanti alla Torre Eiffel. Con loro, la clip rievoca quest’ultima primavera straordinariamente guardinga vissuta a Parigi. Le due modelle erano vestite con i gilet da motociclista tipici di Jarrar, ma anche con capispalla dal taglio perfetto con risvolti riflettenti e costumi due pezzi piumati o azzimate giacche boyfriend – per un’alta moda davvero contemporanea.
“Esprimo attraverso queste gemelle la fraternità e l'universalità care al mio cuore”, ha commentato Jarrar alla fine di questo cortometraggio diretto da Marcel Hartmann, dal titolo “Edition no2”.
Il premio per il couturier che farà più desiderare alle persone di visitare Parigi deve andare a Christophe Josse, che ha girato per la città con occhi amorevoli – dalle rive della Senna ai ponti dopo mezzanotte alle splendide vedute dei suoi migliori musei all'alba. Le autorità turistiche francesi o il sindaco Hidalgo dovrebbero concedergli una sovvenzione. In più, i cappotti ecrù ricamati in stile Art Decò, gli abiti da signora e gli outfit da hostess impreziositi da pizzi erano davvero belli. Chiamato “Pavanes Intemporelles”, o “Passeggiate senza tempo”, il video di Josse è stato molto suggestivo.
Jean-Paul Gaultier può anche essersi ritirato, ma su di lui si può ancora fare affidamento per produrre un grande dietro le quinte – in questo caso “uno spettacolo full immersion che non è uno spettacolo”. Trasgressivo, pacchiano, umoristico, leggermente isterico e tutto molto Gaultier, con addirittura Miss Francia 2020 che si inchina sul tetto di Jean-Paul, con la Torre Eiffel visibile a distanza.
Il grande duo concettualista della moda – Viktor & Rolf – si è divertito molto, con un pontificato accademico sul legame tra pandemia e abiti costosi. “Come outfit finale di questa panoplia dell'oscurità, un maestoso cappotto in ecopelle animal friendly. C'è molto di cui arrabbiarsi e questo capo comunicherà esattamente ciò”, dice il narratore di un cappotto conico gigante con enormi protuberanze anch’esse coniche, indossato da una modella con maschera abbinata.

Il nuovo couturier più accattivante di Francia è Julie de Libran, che ha lanciato la sua maison con una sfilata d’alta moda nel luglio del 2019 nella sua casa di St. Germain, ma la designer non ha presentato neanche l’ombra di un nuovo vestito oggi. Decidendo di dare priorità al lockdown, la de Libran si è concentrata sulla consegna degli ordini dalla sua seconda collezione, messa in scena a Parigi a gennaio e presentata con grande successo all'inizio di febbraio ad un trunk show organizzato da Matches a Los Angeles, solo quattro notti prima degli Oscar, e non molto prima del lockdown. Catapultando la de Libran su un altro livello.
Il risultato è stato un assemblaggio di suoi schizzi, tessuti, parole e, soprattutto, modelle, sia prima che durante i suoi due show nel salone della sua casa elegante. A captare cosa Julie sa fare meglio – abiti sexy mai troppo impertinenti; uno stile artistico che non è mai scontato. Tutto creato in tessuti di alta gamma, a garantire che le creazioni sono in edizione davvero molto limitata al massimo grado. Più memorabile il fatto che la de Libran si provi persino alcune delle sue nuove creazioni e appaia assolutamente a suo agio.
È toccato a Valentino finire la stagione – di nuovo senza vestiti! Ma almeno con un video di Nick Knight che documenta l'ispirazione che sta alla base della collezione. La casa di moda italiana la mostrerà effettivamente dal vivo a un pubblico ristretto e selezionato all'interno degli studi cinematografici di Cinecittà a Roma, martedì 21 luglio alle 16:00.
Della durata di appena un minuto, il video mostrava enormi fasce di tessuti fumé che ondeggiavano nell'aria attorno a una figura misteriosa. Tutto girato in bianco e nero sul brano Daybed di FKA Twigs. Intitolato “Of Grace and Light, Pierpaolo Piccioli in dialogue with Nick Knight” (“Di grazia e luce, Pierpaolo Piccioli in dialogo con Nick Knight”), questo è stato il teaser più sconcertante ed enigmatico di una giornata intelligente ma, appunto, sconcertante ed enigmatica.
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