4 set 2019
La Perla prepara la quotazione alla Borsa di Parigi
4 set 2019
La Perla si appresta allo sbarco in Borsa, mentre prosegue il braccio di ferro con i sindacati sul nodo dei dipendenti bolognesi. Lo storico marchio di lingerie di lusso, di proprietà della società d’investimenti Tennor Holding, ha scelto per la quotazione la piazza finanziaria parigina Euronext Growth Market.

Il prezzo ad azione al momento della quotazione sarà di 4,50 euro con una capitalizzazione di mercato di 473 milioni di euro. L’inizio delle negoziazioni è atteso intorno al prossimo 6 settembre, mentre la società avvisa che non è in programma alcun aumento di capitale.
L’operazione servirà a reperire le risorse necessarie a sostenere il piano di rilancio del marchio, che mette nel mirino le nuove generazioni di consumatori, anche grazie a una diversificazione dell'offerta.
"La quotazione a Parigi, un mercato di riferimento per le aziende del lusso, aumenterà la visibilità di La Perla e migliorerà l'accesso al capitale”, ha commentato Pascal Perrier, CEO del gruppo La Perla. “Stiamo rivitalizzando la nostra offerta di prodotti per intercettare i gusti dei Millennials e ampliando le nostre linee di prodotti per favorirne un uso più frequente e quotidiano”, ha concluso Perrier.
Fondata nel 1954, a Bologna, da Ada Masotti e diretta, dagli anni '60, dal figlio Alberto, La Perla è passata agli americani di JH Partners LLC nel 2008. Dopo essere tornata in mani italiane nel 2013, acquisita dall'imprenditore Silvio Scaglia tramite la holding Pacific Global Management, lo scorso anno è stata ceduta al fondo olandese Sapinda, poi ribattezzato Tennor.
La nuova proprietà è al momento impegnata in un braccio di ferro con i sindacati a Bologna, dove rischiano il posto 126 dipendenti del suo stabilimento produttivo, sui 500 totali. A breve, tra la prima e la seconda settimana di settembre, terminerà l’armistizio estivo sulla procedura di mobilità, raggiunto anche grazie all’intermediazione delle istituzioni.
Le vendite like-for-like del gruppo La Perla sono calate del 20,7% nel 2018 a 106,2 milioni di euro (dai 133,9 milioni del 2017), mentre l'ebitda, negativo per 91,3 milioni di euro, è migliorato rispetto al rosso di 178,8 milioni di euro dell’anno precedente.
Si prefigura un autunno caldo per il marchio, il cui rilancio, secondo quanto afferma la società, dovrà passare inevitabilmente da una razionalizzazione della struttura organizzativa, della forza lavoro e del network di vendita e dei fornitori.
La Perla opera a livello globale con 70 boutique monomarca, di cui 44 dirette e 26 in franchising, ed è presente in 36 punti vendita multimarca, tra shop-in-shop nei department store e negozi specializzati. Vanta anche 24 outlet e un sito di e-commerce.
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