La moda metabolica di Jeremy Scott
Spesso si comprendono le piccole ossessioni di uno stilista guardando i regali che lascia sui posti degli invitati alle sfilate. Questo fatto è particolarmente vero per Jeremy Scott.
Il designer che vive a Los Angeles ha generosamente offerto a tutti un sottile pacchettino, durante la sua sfilata di venerdì sera. Sulla sottile busta rossa era scritto You’re so Hot (Sei troppo sexy, ndr.), e dentro c'era un sacchetto di “super polvere” del marchio Sakara, che porta il nome di “Metabolismo”. Un integratore alimentare a base di erbe, che promette di “accelerare il metabolismo, eliminare il gonfiore, favorire l'eliminazione dei chili superflui e controllare la voglia di assumere zucchero”.
Una ricetta ideale, questa, anche per l'ultima collezione di Jeremy Scott: un guardaroba bizzarro, composto da personaggi ed abiti fatti per attirare l’attenzione, destinato a tutti coloro che muoiono dalla voglia di farsi notare.
Presentata agli Spring Studios di Tribeca, nel cuore della metropoli, la sfilata di Jeremy Scott costituiva di fatto il primo momento forte delle passerelle della Fashion Week di New York, e delle quattro settimane della stagione internazionale di défilé.
Amazzoni intergalattiche in mini abiti e cappotti fluorescenti, indossati con stivali argentati; abiti di seta viola metallizzata con enormi volant; body psichedelici stampati con la mappa dei pianeti; abitini portafoglio con motivo zebrato verde. Gambe interminabili e mini stivali infiniti, su modelle che indossavano parrucche giganti nei colori primari.
Il tutto accompagnato da una una colonna sonora eccezionale grazie a Michel Gaubert, in particolare con il classico dei B52s Give me back my man.
In questa sfilata mista, gli uomini indossavano tute mimetiche in stampa foresta tropicale dai colori vivaci – fatte per il marciapiede, non per la caccia – e anche stivali da cowboy a motivo giraffa.
Ogni vestito, per le ragazze o per i ragazzi, esigeva una magrezza esasperata per essere indossato – e quindi non potevamo fare a meno che ringraziare per il sacchettino di “Metabolismo”. No al gonfiore da Scott.
Immaginate dell’alta moda trash e vaudeville. Forse non è stato il miglior show di Jeremy Scott, ma la sua energia era innegabile. Detto questo, non si può non far notare quanto sembri che Jeremy tenda a riservare i lavori migliori per il suo incarico principale, da Moschino in Italia – marchio che, bisogna ricordarlo, ha ricominciato a fare furore.
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