20 feb 2019
La moda italiana nel mondo vale 50 miliardi di euro nel 2018
20 feb 2019
Il giro d’affari all’estero del fashion Made in Italy ha raggiunto un valore di oltre 50 miliardi di euro nel 2018, in crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente. A registrare le performance migliori, borse (+4,5% a 8,4 miliardi), maglieria (+6,1% a 2,5 miliardi), tappeti e moquette (+11,3% ciascuno, a 146 milioni), mentre i principali mercati di sbocco sono stati Francia (10,4% del totale, +2,9%), Svizzera (9,6%, +19,1%) e Germania (9,2%, +0,5%).
Il dato emerge da elaborazioni della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia su dati ISTAT. La Francia si rivela il primo partner per articoli di abbigliamento, maglieria, tappeti, calzature e pellicce; Hong Kong di abbigliamento sportivo; la Germania per tessuti, camicie, T-shirt, intimo; la Svizzera per borse e pelletteria; gli Stati Uniti per biancheria per la casa e la Romania per filati, passamanerie e bottoni.
“La moda si conferma un settore trainante per l’export italiano”, ha commentato Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia. “Francia, Germania, Svizzera e Stati Uniti restano i mercati di riferimento per il fashion Made in Italy, ma stanno crescendo in maniera esponenziale Cina e Corea del Sud, in particolare per borse, calzature e articoli di abbigliamento. In questi paesi”, conclude Da Pozzo, “è necessario intraprendere azioni di sistema per consolidare questo trend favorevole e affermare ulteriormente il posizionamento dei nostri brand”.
Milano è prima per l'export di moda con 5,2 miliardi di euro, un settimo circa del totale nazionale, seguita dalle città di Firenze (4,3 miliardi, 10,9% del totale, +6,4%) e Vicenza (3,3 miliardi, 8,4% del totale, +0,2%). Chiudono Treviso, Prato, Reggio Emilia, Verona, Bologna, Biella, Como, Piacenza, Pisa e Bergamo.
A livello regionale, la Lombardia la fa da padrone con quasi 10 miliardi di export (+3,6%), un quarto del totale italiano. Come province spiccano, infine, Mantova per maglieria, Como per tessuti, Bergamo e Brescia quarta e quinta per filati, Bergamo seconda per biancheria per la casa, tappeti e passamanerie.
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