La London Fashion Week svela il calendario provvisorio della sua prima edizione 100% digitale
Martedì, la London Fashion Week (LFW) ha svelato il calendario provvisorio della sua prima edizione esclusivamente digitale. L'evento, molto sperimentale, inizierà venerdì mattina e durerà per tutto il fine settimana.

Dopo l'inizio del lockdown in Europa a marzo, il British Fashion Council — come i suoi omologhi milanesi e parigini — aveva annullato la propria Fashion Week maschile di giugno, per sostituirla con una stagione mista. Questo weekend, per rispettare le misure di distanziamento fisico, nessuna sfilata si svolgerà in pubblico.
D’altronde sono rari i marchi di prêt-à-porter femminili che figurano nel calendario provvisorio presentato dall'organo di governo della moda britannica. Tra essi, domenica, la talentuosissima Roksanda presenterà il proprio lavoro nel quadro del programma LFW Designer Diary. “Questa nuova esperienza digitale creerà un punto d'incontro per l'intero settore: vi troveremo interviste, podcast, confessioni dei designer, conferenze web e showroom digitali, il che consentirà agli stilisti di raccontare le loro storie e condividere le loro esperienze degli ultimi mesi”, spiega il BFC in un comunicato stampa.
I dati pubblicati da Oxford Economics confermano l’importanza della moda per l’economia britannica. Nel 2019, il settore della moda nel Regno Unito ha contribuito per 35 miliardi di sterline (39,3 miliardi di euro) al PIL dello stato, per un aumento del 9,38% rispetto all’esercizio 2018. Il numero di persone impiegate dal settore è rimasto stabile a 890.000.
Il calendario della Settimana della Moda londinese prevede 51 eventi — il primo, quello di James Massiah, si svolgerà venerdì a mezzogiorno, e l’ultimo, una presentazione virtuale in diretta di Mulberry, si terra domenica alle ore 20. Solo pochi eventi si terranno dal vivo, inclusa un'intervista con Hussein Chalayan e una conversazione tra il caporedattore di GQ e presidente del BFC Menswear, Dylan Jones, e il rapper Tinie Tempah.
Oltre venti giovani designer presenteranno le loro collezioni attraverso un video preregistrato. La stagione può vantare una bella scuderia di designer più o meno affermati — da Marques'Almeida a Lou Dalton, passando per Bianca Saunders, Charles Jeffrey Loverboy e Preen by Thornton Bregazzi.

Ma alcune delle case di moda più importanti della Gran Bretagna passeranno il turno in questa sessione. Tra queste c’è Burberry, che negli ultimi anni ha fatto sfilare collezioni miste nel calendario femminile, o la label di Jonathan Anderson, che da qualche tempo presenta il proprio lavoro a Parigi. Burberry prevede attualmente di organizzare uno show misto in settembre, metà fisico, metà digitale, con o senza pubblico.
Nonostante il suo nuovo formato sembri piuttosto sperimentale, Londra potrà contare sul supporto dei principali attori della distribuzione: Farfetch prevede di celebrare la capitale britannica sulla sua piattaforma, The Webster trasmetterà un film in 3D con Natasha Zinko, John Lewis organizzerà una "catwalk challenge", ovvero una "sfida in passerella" e verrà realizzata una conversazione creativa tra il marchio Drake's London e Bruce Pask, il buyer di ready-to-wear maschile più influente degli Stati Uniti.
Il BFC ha scelto di dividere questo lungo weekend in tre parti: "The LFW Schedule", "Explore" e "Designer Profiles". Nella sezione "Explore", si potrà assistere alla conversazione tra Edward Enninful, caporedattore di Vogue UK, e Sadiq Khan, il sindaco di Londra, a proposito del razzismo sistemico. Le Galeries Lafayette inviteranno nove stilisti britannici nel loro negozio degli Champs-Élysées. Mount Street celebrerà la moda con Erdem e Roland Mouret, e Tomfoolery, scrittore, performance artist e regista che vive a Londra, presenterà What Are You Drawing, una nuova composizione commissionata per il numero di giugno di Vogue Italia.
Settantadue ore di moda che promettono di essere molto ricche.
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