La londinese Bond Street si evolve in strada di alta gamma con marchi ultra-lusso
Un nuovo report dimostra che la londinese Bond Street si sta evolvendo in una location per marche ultra-lusso con sempre meno brand di lusso accessibile o premium ad occuparne i negozi. Non è tuttavia una sorpresa, dato che si tratta della seconda via dello shopping più costosa al mondo, dopo la Fifth Avenue di New York.

I nuovi dati provengono da Savills e dimostrano che i marchi super-lusso occupano ora il 73,9% dello spazio commerciale di Bond Street, dal 62,8% degli ultimi cinque anni.
Il rapporto ha inoltre affermato che la strada vedrà 12 nuovi negozi entro la fine dell'anno, che includeranno diversi brand ultra-lusso, come Alaïa, Delvaux e Officine Panerai. In particolare, Delvaux ha dichiarato di aver accettato di portare l'ex store Pinet su Bond Street al prezzo di affitto di 1,5 milioni di euro l'anno mentre altre aperture includeranno negozi di casa LVMH.
Savills ha anche affermato che "il mercato aspirazionale" rappresenta oggi un 4,5% dei negozi su Bond Street, con un calo rispetto a cinque anni fa dell'11,5%. Nel frattempo, i marchi di "lusso accessibile" sono diminuiti dal 2012 dal 25,7% al 21,6%. Ciononostante, Regent Street ha continuato a svilupparsi come una delle principali destinazioni di shopping anche per marchi più convenienti, che lì sono migrati, come dimostrano le prossime le aperture di Sandro e Maje e il recente debutto di Arket. Savills ha tuttavia affermato che sono altre le strade a raccogliere le marche premium e di lusso accessibile, come per esempio la South Molton Street.
La moda e le calzature rimangono le categorie dominanti su Bond Street, con il 46,5% dello spazio, facendo registrare un lieve calo dal 48,5%; i negozi monomarca e di borse-bagagli sono in aumento, rispettivamente al 10,1% e 3,1%. Molti dei nuovi marchi ultra-lusso che hanno aperto in Bond Street sono grandi griffe europee, come Louis Vuitton. Il numero di case di moda britanniche è sceso dal 39% al 32%, mentre i brand statunitensi sono calati dal 9% al 6%.
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