La Fashion Week Uomo di Parigi annuncia 42 sfilate, con Louis Vuitton grande protagonista
Con il suo nuovo direttore artistico Pharrell Williams, Louis Vuitton sarà la grande attrazione della prossima Settimana della moda maschile di Parigi, in programma dal 20 al 25 giugno. La pop star americana, subentrata a Virgil Abloh alla guida delle linee uomo, svelerà infatti la sua prima collezione per il brand. Un evento importante per la griffe di punta del gruppo LVMH che, per l'occasione, ha spostato la sua sfilata in apertura della manifestazione, la sera di martedì 20 giugno, come rivela il calendario provvisorio pubblicato dalla Chambre Syndicale de la mode masculine.

In totale, 80 brand sveleranno le loro collezioni per la primavera/estate 2024 attraverso 38 presentazioni e 42 sfilate (rispetto alle 47 dello scorso gennaio), a cui si aggiunge lo show collettivo degli studenti laureati all'IFM (Institut Français de la Mode) il 20 giugno. Da segnalare l'arrivo nel programma maschile di Koché, che sfilerà venerdì 23 giugno. La stilista Christelle Kocher non ha sfilato durante l'ultima Fashion Week donna per passare nel calendario menswear, posizionandosi all'inizio della stagione per guadagnare visibilità e beneficiare dei maggiori budget dei buyer.
A questa nuova “maratona” sono attese le più grandi maison del lusso, da Louis Vuitton, a Dior, passando per Hermès, Givenchy, Loewe e Kenzo, oltre ai marchi più in vista come AMI, Marine Serre, Lemaire e le giovani label Botter, Hed Mayner, Grace Wales Bonner, Bluemarble e EgonLab, solo per citarne alcune. Ciononostante, la Settimana ha registrato alcune defezioni, tra cui Saint Laurent, che aveva fatto il suo ritorno la scorsa stagione dopo cinque anni di assenza, Maison Margiela, che era tornata a sfilare eccezionalmente durante la Fashion Week uomo di giugno, e Casablanca, il brand di Charaf Tajer, finora fedele alla sessione maschile.
Mancano all’appello anche la britannica Bianca Saunders e il brand cinese Sankuanz, che per questa stagione hanno optato per una presentazione, la label Namacheko dello stilista di origine curda Dilan Lurr, così come Bode: dopo aver sfilato la prima e unica volta a Parigi lo scorso giugno, la maison americana di prêt-à-porter maschile è tornata a New York.
La Ville Lumière continua anche ad attrarre giovani designer. La Settimana maschile vede così nel suo programma di sfilate il francese Burc Akyol (34 anni), quest'anno finalista del Premio LVMH, che debutterà sulle passerelle martedì 20 giugno. Figlio di un sarto turco, ha studiato al French Fashion Institute prima di iniziare a lavorare nelle grandi maison. Passato negli atelier di Dior, Balenciaga e Ungaro, nel 2019 ha fondato la sua maison demi-couture per donna e uomo.
Lato presentazioni, la manifestazione fa il pieno di nomi nuovi, come 4SDesigns, label made in Italy del designer newyorkese di origine salvadoregna Angelo Urrutia, il brand giapponese Bed J.W. Ford dello stilista Shinpei Yamagishi, oltre al nigeriano Adeju Thompson di Logos Space Program, che ha appena vinto il Woolmark Prize 2023, e il marchio francese C.R.E.O.L.E (che sta per Conscience Relative à l’Émancipation Outrepassant les Entraves, ossia coscienza relativa all’emancipazione superando gli ostacoli) di Vincent Frédéric-Colombo.
Gli ultimi due brand presenteranno la loro collezione nell'ambito dello showroom Sphère, gestito dalla Fédération de la haute couture et de la mode (FHCM) con il sostegno del Defi, che ogni stagione mette in luce il lavoro dei giovani designer più promettenti della scena parigina. Oltre a Logos Space Program e C.R.E.O.L.E, altri cinque marchi sono stati selezionati per lo showroom Sphère: Arturo Obegero, Christoph Rumpf, Jeanne Friot, Ponder.er e Valette Studio.
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