La Fashion Week maschile di Parigi accoglie otto nomi nuovi
La settimana della moda uomo di Parigi del prossimo gennaio si concentrerà più che mai sulla creazione giovane. La Ville Lumière, che ha perso JW Anderson e 1017 Alyx 9SM, i quali hanno scelto di sfilare a Milano in questa stagione, presenta comunque un cartellone ricco e promettente, a giudicare dal calendario provvisorio pubblicato dalla Chambre Syndicale de la Mode Masculine. Calendario che ha subito un profondo rinnovamento accogliendo, accanto alle grandi maison francesi, da Dior a Hermès, ben otto nomi inediti nel programma ufficiale delle sfilate (Amiri, Bianca Saunders, Doublet, EgonLab, Kidsuper, Rains, VTMNTS e Blumarble) e dieci brand emergenti nelle presentazioni.

Questa Fashion Week, in programma dal 18 al 23 gennaio 2022, dedicata alle collezioni per l’uomo dell'autunno-inverno 2022/23, alternerà format digitali e sfilate fisiche, “secondo le misure adottate dalle autorità pubbliche e dalle autorità sanitarie”, precisa la Fédération de la Haute Couture et de la Mode (FHCM) nel proprio comunicato, indicando che il programma definitivo sarà rivelato all'inizio di gennaio. Ben 77 case di moda parteciperanno alla settimana, di cui 42 nel calendario delle sfilate. A questi show bisogna aggiungere Paco Rabanne e Alaïa, che sveleranno la loro collezione di prêt-à-porter femminile domenica 23 gennaio, rispettivamente alle 16:30 e alle 20:30.
Da notare, inoltre, la presenza di Louis Vuitton, con una sfilata in programma giovedì 20 gennaio alle 18.30. La griffe di punta di LVMH ha recentemente perso il direttore artistico delle sue collezioni uomo, Virgil Abloh, a causa di un cancro, il 28 novembre. Secondo alcune indiscrezioni, la collezione svelata a gennaio potrebbe essere il risultato dell'ultimo lavoro dello stilista americano.
Durante questi sei giorni, i riflettori non mancheranno di accendersi sugli otto brand che stanno per muovere i primi passi sulle passerelle parigine. Non sono sconosciuti, poiché alcuni hanno già presentato la loro collezione a Parigi nelle scorse stagioni o si sono distinti in alcuni dei più prestigiosi concorsi per giovani designer. È il caso in particolare della britannica Bianca Saunders (28 anni), vincitrice del Premio Andam 2021 e finalista del Premio LVMH nello stesso anno, dove si è scontrata con l'americano Colm Dillane, fondatore dell'etichetta arty Kidsuper, che in quell’occasione ha portato a casa il Premio Karl Lagerfeld/Menzione Speciale della Giuria. I due hanno fondato le loro aziende nel 2018.
Kidsuper ha debuttato a Parigi durante le Fashion Week digitali di luglio 2020 e giugno 2021, e dunque sfilerà per la prima volta con uno show fisico a gennaio. Lo stesso vale per il giapponese Masayuki Ino, vincitore del Premio LVMH nel 2018, che ha creato la sua etichetta Doublet nel 2012 e si basa sulla stessa vena giocosa dell'artista-stilista americano Colm Dillane. Oltre alle sessioni digitali, Doublet ha anche partecipato al programma fisico delle presentazioni parigine nel giugno 2018.
È lo stesso anno, a gennaio, che Amiri si rivela al pubblico parigino in una straordinaria presentazione. Da allora la griffe dallo stile rock e glamour, che ha visto il gruppo italiano OTB entrare nel suo capitale con una quota di minoranza, ha incrementato sempre più la propria visibilità e ha appena aperto uno store a New York. Dopo aver studiato legge, Mike Amiri (44 anni), nominato quest'anno miglior stilista maschile dal Council of Fashion Designers of America, si è specializzato nella moda iniziando a disegnare jeans. In seguito ha lavorato per vari gruppi musicali, per i quali ha realizzato speciali abiti da palcoscenico, fino a quando nel 2014 a Los Angeles ha lanciato la sua linea di denim di altissima gamma.

Un altro nome di tendenza a livello internazionale ed in piena ascesa è Rains, il marchio danese di abbigliamento antipioggia dallo stile scandinavo fondato nel 2012 ad Aarhus da Daniel Brix Hesselager, Philip Lotko Wormslev e Kenneth Davids, noto per i suoi abiti urban-chic e leggeri, realizzati con materiali molto tecnici, che riscuote molto successo sul mercato francese.
Transitate per lo showroom Sphère, gestito da FHCM con il supporto di DEFI, a gennaio sulle passerelle parigine faranno il loro debutto ufficiale anche due label francesi: EgonLab e Bluemarbel. La prima, fondata nel gennaio 2019 da Florentin Glémarec e Kévin Nompeix, propone un guardaroba maschile con influenze streetwear, rivolto anche alle donne. Quest'anno EgonLab ha vinto il Premio Pierre Bergé (quello di etichetta più creativa) al concorso dell’Andam (insieme alla vincitrice Bianca Saunders) e figura tra i finalisti del Woolmark Prize.
La seconda label, anch'essa ispirata allo streetwear, è guidata dallo stilista Anthony Alvarez, metà francese e metà filippino, nato negli Stati Uniti. Ribattezzata Bluemarble nel 2019, la sua casa di moda è stata fondata nel 2017 come OneCulture, traendo ispirazione per ogni collezione da un luogo o una città diversi.
Infine, da segnalare tra questi otto nomi nuovi, l'arrivo di VTMNTS, la nuovissima linea di abbigliamento e accessori “di lusso discreto e sostenibile” lanciata la scorsa estate da Guram Gvasalia, che ora guida lo stile di Vetements, il popolarissimo brand di streetwear di lusso fondato nel 2014 con il fratello Demna. Mentre la collezione Autunno-Inverno 2022/23 di Vetements è stata svelata tramite un video a novembre, VTMNTS sarà al centro di una vera e propria sfilata fisica a gennaio.
Il calendario parigino delle presentazioni accoglie anch’esso una lunga lista di nomi nuovi: gli americani di Airei (brand lanciato nel 2020) e Winnie (2018), il messicano Liberal Youth Ministry (2016), il sudafricano Lukhanyo Mdingi (2015), il taiwanese Namesake (2020), i coreani Solid Homme (1988) e Songzio (1993), i singaporiani Youths in Balaclava (2014) e i francesi Steven Passaro (2019) e Vuarnet (1957). Quest’ultimo, famoso marchio di occhialeria che non ha bisogno di presentazioni, presenterà la linea di abbigliamento firmata da Borami Viguier.
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