La Fashion Week di Parigi fa il pieno di sfilate e novità
La settimana della moda di Parigi prende il via questo lunedì con un programma particolarmente entusiasmante. La sessione di défilé di prêt-à-porter donna per l'Autunno-Inverno 2023/24 in programma dal 27 febbraio al 7 marzo riunisce 106 maison, tra 66 sfilate e 40 presentazioni in cartellone. In particolare, il calendario accoglie per la prima volta Dundas e Palm Angels e registra molti ritorni prestigiosi, tra cui Pierre Cardin, Paco Rabanne, Alexander McQueen e Nina Ricci.

Tra i nuovi arrivati, dunque, c'è Palm Angels, l'etichetta italiana di streetwear di lusso di proprietà di Farfetch tramite New Guards Group e gestita da Francesco Ragazzi. In piena espansione, la label ha scelto di venire nella Ville Lumière per sfilarvi domenica 5 marzo, mentre il giorno successivo, il 6 marzo, sarà la volta di Dundas. Il brand inglese lanciato nel 2017 dal designer norvegese Peter Dundas è stato invitato alla Haute Couture Week di luglio 2018. Stavolta torna a Parigi nel programma del prêt-à-porter.
Nel reparto novità, c’è anche il marchio Schiaparelli, pilotato da Daniel Roseberry, che sfila soprattutto durante la haute couture. La casa di moda ha anche presentato collezioni ready-to-couture, come le chiama lei, durante la Fashion Week della donna, dove ora passa al formato più eccitante e mediatico della sfilata, giovedì 2 marzo. Da notare anche la presenza di Avellano, al termine della Fashion Week, la sera di martedì 7 marzo. Il marchio del designer Arthur Avellano, uno specialista del lattice, è in ascesa. Dopo che finora aveva sfilato durante la settimana della moda maschile, va a posizionarsi nell'edizione femminile, alla ricerca di maggiore visibilità.
Anche questa settimana parigina si preannuncia ricca di ritorni. E non di poco conto. Dopo un quarto di secolo, Pierre Cardin torna nel calendario parigino. L’emblematica casa di moda, ora guidata da Rodrigo Basilicati-Cardin, aveva organizzato un défilé-monstre all'inizio del 2022 in omaggio al suo leggendario fondatore, morto nel 2020, presso il Museo dell'Aria e dello Spazio di Le Bourget. Il brand torna nel calendario parigino il 5 marzo per una sfilata che dovrebbe tenersi nella sua storica boutique, al 59 di faubourg Saint-Honoré.
Altra maison storica di ritorno è Paco Rabanne, il cui fondatore è morto il 3 febbraio. Dopo la pandemia, la casa di moda aveva abbandonato la settimana della moda del prêt-à-porter femminile, presentando le proprie collezioni durante la settimana maschile o fuori calendario. Sfilerà il 1 marzo.
Molti marchi stanno tornando a Parigi dopo la pandemia. È il caso del brand Alexander McQueen, che si era nel frattempo eclissato tra Londra e New York, così come di Shiatzy Chen e Uma Wang, che tornano a sfilare fisicamente dopo aver optato per un format digitale. Da parte sua, Y/Project torna al programma femminile dopo essere passato per due anni al programma maschile con show misti.
Annunciato anche il tanto atteso ritorno della stilista di culto Martine Sitbon, che svelerà il suo nuovo brand Rev durante una presentazione a margine delle sfilate, così come quello di Nina Ricci. Fino a pochissimo tempo fa priva di designer, la maison di lusso ha passato il turno per due stagioni. Il 3 marzo svelerà la prima collezione del suo nuovo direttore artistico Harris Reed. Una grande anteprima anche per Ann Demeulemeester, che presenterà, il giorno successivo, 4 marzo, le creazioni di Ludovic de Saint Sernin, da questa stagione al timone dello stile.

Accanto alle griffe più famose, presenti a pieno regime, da Chanel a Christian Dior passando per Louis Vuitton, Hermès, Lanvin, Givenchy, Balmain, Saint Laurent e fino a Balenciaga, che promette una sfilata sobria e insolita, la settimana parigina riserverà molti momenti salienti. Come la sfilata-tributo a Vivienne Westwood il 4 marzo, o lo show di AZ Factory con al timone, come invitate speciali, le fondatrici di Colville, Molly Molloy e Lucinda Chambers. Senza dimenticare le novità da scoprire nel programma delle presentazioni. Come l'etichetta cinese Chenpeng, la stilista inglese Margaret Howell, l'italiano Niccolò Pasqualetti e l'irlandese Róisín Pierce.
Unico neo, le otto defezioni registrate in questa Fashion Week. A cominciare da Thom Browne, tornato a New York da quando ha assunto la presidenza del Council of Fashion Designers of America, il CFDA. Altri brand, come Botter e Ludovic de Saint Sernin, sono usciti dal programma femminile, riposizionandosi a gennaio nella settimana della moda maschile.
Altri ancora in questa stagione hanno optato per delle presentazioni, come Rochas, Gmbh e Christian Wijnants, che ha appena assunto la direzione artistica di Maison Ullens. Per quanto riguarda l'etichetta giapponese Beautiful People, non compare più nel calendario. Proprio come Koché, che si dice in fase di riflessione, valutando anche il passaggio al calendario maschile il prossimo giugno.
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