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Ansa
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Pubblicato il
11 mar 2009
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La donna Valentino senza fiocchi ma con colori accesi
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Ansa
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11 mar 2009
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PARIGI, 11 MAR - Non c'é un fiocco e neppure un volant, i drappeggi sono appiattiti come segni grafici, mancano ruches e pizzi. E non c'é il classico rosso, sostituito da un più profondo color vino e da un più leggero corallo, da tanto verde smeraldo mescolato anche con il turchese scuro. E' iniziata così l'era post-Garavani, ieri, sulla passerella di Valentino, nei saloni del Museo dell'Architettura di Parigi. La donna che sceglie questa griffe ha la memoria lunga ed è sottoposta a molte tentazioni (da altre maison): vuole quello stile che conosce, ma non vuole apparire 'vintage', desidera quella allure, ma anche qualcosa di attualizzato.
Sfilata Valentino a Parigi il 10 marzo 2009 |
A questo compito, conservare la clientela, conquistarne di nuova e rinnovare il prodotto, si stanno dedicando Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, i due designer che ormai hanno in mano tutta la parte creativa della Valentino (uomo, donna, Red, accessori, alta moda) e che oggi hanno portato in passerella la loro prima collezione di pret-a-porter femminile.
"Gli esami davvero non finiscono mai, a gennaio è stata la prima volta con la haute couture (che si sta ancora vendendo), oggi di nuovo qui con il p-a-p. Abbiamo cercato di costruire un'immagine di donna possibile, più contemporanea. Non è una collezione romantica, ma è decisa, con drappeggi scolpiti, grafici. C'é l'essenza del marchio, non le citazioni d'archivio. C'é il mix di elementi, giorno, sera, cocktail, perché anche la donna Valentino spesso non ha tempo di cambiarsi".
Sfilata Valentino a Parigi il 10 marzo 2009 |
Fin qui i due stilisti, che sono anche dei bei personaggi, ma assolutamente restii a scimmiottare il divismo del fondatore: "Il glamour della maison - precisano - deve derivare dal nostro lavoro, non dal nostro stile di vita, noi non facciamo parte del fashion system. Non abbiamo né la pretesa né il desiderio di essere noi a rappresentare questo mondo".
Travet dell'alta gamma? Qualcosa di più, certamente. In attesa che il tempo dia loro ragione, per ora va registrato un lavoro attento e un impegnato tentativo di mostrare una forte personalità: belle le prime uscite, gli abiti sciolti e pannellati, il tailleur caramello con la gonna a volteggio orlato di pietre e la giacchina segnata dietro da una banda scura, il completo di taffetas rosso vino a mantellina. Grande glamour per la pelliccia che degrada dal miele al cioccolato e per quella in visone orizzontale che sfuma dal verde scuro al chiaro.
Tutto molto coordinato, anche con accostamenti spiazzanti: per esempio, sandali di raso verde con l'abito turchese di piume impreziosite da pietre nascoste. Dettagli e accessori lussuosi (un serpentello si arrampica dappertutto), cappotti con cintura passante, grandi bordure di pelliccia e pioggia di pietre sulle mantelline. Tutto un po' turgido, forse troppo, soprattutto nella sera che i fan di Valentino si aspettavano più liquida e sensuale.
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