La crisi sanitaria ha dimezzato le entrate di Guess nel primo trimestre
Il marchio di Los Angeles Guess ha reso noto mercoledì un calo del 51,5% del proprio fatturato netto nel primo trimestre, e prevede una contrazione “simile” nel secondo trimestre. Di conseguenza, il valore delle sue azioni è sceso di quasi il 12%.
Nel corso del primo trimestre d’esercizio, conclusosi il 2 maggio 2020, la società ha ottenuto un fatturato netto complessivo di 260,3 milioni di dollari (circa 229,2 milioni di euro), in calo rispetto ai 536,7 milioni di dollari (472,4 milioni di euro) raccolti durante lo stesso periodo dell'anno fiscale precedente. A cambi costanti, la contrazione ha raggiunto il 50,1%.
È nel continente americano che Guess ha subito il calo maggiore delle vendite al dettaglio, scese del 57,7%, mentre le vendite all’ingrosso nella regione sono scese del 44%. I ricavi sono diminuiti del 52,6% in Asia, del 49,3% in Europa e del 31,3% nelle attività di licenze della società.
Dopo essere stato costretto a chiudere i propri negozi a causa della pandemia di Covid-19, Guess ha iniziato a riaprire alcuni punti vendita in Europa a metà aprile, e negli Stati Uniti e in Canada da maggio. Ora sono aperti 400 suoi negozi europei e 180 nordamericani, così come tutta la sua flotta di negozi in Asia.
Nel complesso, la perdita netta trimestrale del dettagliante statunitense ha raggiunto i 157,7 milioni di dollari (138,7 milioni di euro), pari a 2,40 dollari per azione diluita, contro la perdita netta di 21,4 milioni di dollari (18,8 milioni di euro), pari a 0,27 dollari per azione diluita, dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
“La crisi del Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulla nostra azienda, in particolare sulle operazioni e i risultati finanziari”, riconosce il CEO di Guess, Carlos Alberini, in un comunicato stampa. “Per il futuro, gli elementi essenziali della nostra strategia a lungo termine rimangono invariati. Rimaniamo concentrati sul miglioramento della nostra piattaforma omnicanale orientata al consumatore, e stiamo accelerando gli sforzi per ottenere efficienza nelle operazioni globali e semplificare la base dei nostri negozi”.
Secondo la società, le vendite nei suoi negozi riaperti in Europa e Nord America sono state “migliori del previsto”, con una produttività delle vendite che è stata del 75% circa negli Stati Uniti e in Canada e del 70% in Europa.
Ma Guess avverte che probabilmente le vendite del secondo trimestre subiranno un “calo simile a quello del primo trimestre”. Essendo ancora molto incerta l’evoluzione della pandemia, la società si astiene dal fornire stime finanziarie più precise.
Al fine di preservare il proprio flusso di cassa durante e dopo la crisi, l'azienda ha implementato diverse misure di riduzione dei costi: congedo di tutti i dipendenti dei suoi negozi e di gran parte dei suoi impiegati in Nord America, riduzioni salariali temporanee scaglionate, e differimento degli aumenti annuali legati al merito.
Guess ha anche ridotto il monte salari e sta lavorando per ridurre spese, costi di occupazione dei suoi negozi ed investimenti.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.