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7 ott 2013
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La CELC crea l'Osservatorio delle Fibre Liberiane

Pubblicato il
7 ott 2013

Dopo il lancio del suo marchio European Flax®, la CELC (Confederazione Europea del Lino e della Canapa) annuncia la creazione dell'Osservatorio delle Fibre Liberiane. Queste ultime sono le fibre vegetali derivate dalla parte esterna dello stelo della pianta, come il lino, la canapa, il ramiè, la iuta.

www.europeanflax.com/fre/index


Di fronte a un consumatore bene informato ed esigente sull’origine e la composizione dei prodotti che consuma, di fronte alla presenza notata del lino europeo, fibra verde promettente che piace all'industria della moda e della casa grazie alla sua eco-responsabilità e al suo carattere d'identità a forte valore aggiunto, la CELC (unica organizzazione europea che riunisce l’insieme delle filiere lino e canapa) si è dotata, con l’Osservatorio delle Fibre Liberiane, di una nuova capacità strategica, di un’azione che completa il valore di marchi come European Flax® e Club Masters of Linen.

Quest'ultimo è stato lanciato nel febbraio del 2012, e riunisce una trentina di filatori, tessitori, maglieristi e produttori dell'Unione Europea i quali garantiscono la tracciabilità a tutte le fasi, dalla fibra al tessuto, mediante regole rigide e controllate, rappresentando un vero e proprio sigillo tessile dell’eccellenza europea.

Con European Flax®, la CELC ha creato il "visto qualitativo" del lino come fibra europea di ottima qualità per tutti gli impieghi. Il marchio punta a preservare, valorizzare e salvaguardare un'eccezionalità agricola e industriale europea, la sua origine territoriale e il suo savoir-faire non delocalizzabile. A vocazione internazionale, European Flax® firma i prodotti in lino in tutte le loro fasi di trasformazione (fibre, fili, tessili, composito...) fino al prodotto finito. Una garanzia destinata ad essere identificata dal consumatore finale.

La parola inglese “flax” è stata legittimamente scelta: traduce infatti la nozione di “lino fibra” ed è più pertinente rispetto al termine generico “linen”, che designa il filo, il tessile di lino e la biancheria da casa. L’espressione “per tutti gli impieghi” ingloba tutte le applicazioni e i prodotti a base di lino fibra, tanto tessili, per moda e casa, che i prodotti tecnici ad alte prestazioni, come i materiali compositi.

La carta geografica della produzione del lino. Fonte: CELC


Inoltre, con l’Osservatorio delle Fibre Liberiane la CELC ha realizzato una piattaforma comune ai diversi laboratori specializzati nel Tessile e nell’Abbigliamento per identificare le fibre liberiane come il lino, la canapa e il ramiè.

Anche se la pista del DNA non può ancore essere ritenuta la soluzione, i tentativi e le analisi realizzati dall'Istituto Arvalis sui prodotti finiti dimostrano che le diverse tappe della catena tessile modificano il DNA, fino a renderlo inutilizzabile. E' apparsa dunque la necessità di definire e deliberare su una nuova metodologia di analisi incontestabile.

"Senza sistema comune di riferimento all’inizio, e dopo mesi di consultazione con i laboratori del savoir-faire tessile in Francia, Italia e Belgio, l’Osservatorio ha realizzato un percorso comune nell’analisi delle fibre liberiane", indica il comunicato ufficiale della CELC. Il corpus scientifico ottenuto, consente ora di identificare precisamente le 3 fibre campione del lino, il ramiè e la canapa, grazie al metodo di preparazione delle fibre, alla procedura di osservazione al microscopio, alla perizia comparativa delle fibre con le fibre di riferimento, alla localizzazione dei marcatori discriminanti di ogni fibra, all’analisi del comportamento fisico intrinseco delle fibre.

Dopo aver riunito i laboratori, i centri tecnici e quelli di ricerca che costituiscono i punti di riferimento per le filiere del tessile-abbigliamento europee, l'Osservatorio si aprirà alle società leader nelle ispezioni e nei controlli di conformità. La nuova metodologia di analisi diventerà quindi il sistema di riferimento comune utilizzato dai laboratori accreditati dall’Osservatorio.

Creato dalla CELC, il 'Linen Dream Lab' è lo showroom dedicato alla creatività e all'innovazione nei tessuti o nelle tecniche di lavorazione. Ne esistono due: uno a Parigi, in rue du Louvre, 15 e uno a Milano, in Via Orti, 2.


Questi laboratori finora sono: il Centexbel per il Belgio, il Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento) per l'Italia, il Cetelor e l'IFTH (Istituto Francese del Tessile e dell'Abbigliamento) per la Francia.

La Confederazione Europea del Lino e della Canapa (CELC), fondata nel 1951, è l'interlocutrice privilegiata di 10.000 imprese europee, controllando così la fibra dalla pianta al prodotto finale.

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