AFP
Laura Galbiati
7 apr 2020
La catena britannica Debenhams dichiara fallimento
AFP
Laura Galbiati
7 apr 2020
La catena britannica di department store Debenhams dichiarerà fallimento al fine di preservare la propria liquidità ed evitare lo smantellamento, mentre i suoi 142 negozi nel Regno Unito sono chiusi per le misure di quarantena legate al coronavirus.

L’insegna, le cui origini risalgono alla fine del XVIII secolo, ha dichiarato in un comunicato l’intenzione di mettersi in regime fallimentare e di nominare lo studio FRP per amministrare la società. L’obbiettivo è di essere in grado di riaprire i negozi quando il Governo deciderà di eliminare le limitazioni agli spostamenti. Debenhams ha deciso di mettere la maggior parte dei suoi 20.000 dipendenti in disoccupazione parziale, ma continua a vendere online.
È la seconda volta nell’arco di un anno che l’insegna dichiara fallimento, visto che aveva depositato il bilancio nell’aprile 2019, prima di essere immediatamente acquisita dai suoi creditori; all’epoca erano stati chiusi 22 negozi. In quel frangente Debenhams attraversava gravi difficoltà finanziarie e soffriva di un calo delle presenze nei suoi negozi, a causa della concorrenza delle vendite online, e di canoni di affitto diventati troppo onerosi.
“Beneficiamo del supporto dei nostri proprietari e creditori e prevediamo di ricevere nuovi finanziamenti, così da resistere durante l’attuale periodo di crisi”, ha dichiarato il Direttore Generale Stefaan Vansteenkiste nel comunicato stampa diramato.
La pandemia sta rendendo sempre più fragili le insegne e le attività già in difficoltà, azzerando il loro giro d’affari. La catena di ristoranti italiani Carluccio's, per esempio, ha dichiarato fallimento la scorsa settimana, diventando il caso più emblematico di chiusura per coronavirus nel settore ristorazione nel Regno Unito.
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