Ansa
19 set 2023
La castellana di Biagiotti sfila nel Piccolo Teatro a Milano
Ansa
19 set 2023
La collezione Laura Biagiotti per l'estate 2024 che sfila alla vigilia della Milano Fashion Week (19-25 settembre) nel Piccolo Teatro Studio Melato, prende forza dalle radici del marchio, rappresentate dal Castello Marco Simone, residenza della stilista Lavinia Biagiotti Cigna e sede dell'azienda. Il maniero, ricorda la stilista "a fine settembre ospiterà la Ryder Cup di golf, uno dei grandi eventi sportivi planetari, con oltre 300.000 visitatori che verranno al Club Marco Simone, il campo realizzato da mia madre Laura Biagiotti e mio padre Gianni Cigna completamente rinnovato".

Il castello situato nell'hinterland di Roma ha incoraggiato la stilista a fare un viaggio interiore alla riscoperta del fantastico, simboleggiato dalle grottesche degli affreschi cinquecenteschi del Castello, per leggere nell'abito un significato nuovo: forza, sicurezza e praticità. Pat Cleveland interpreta in pedana la 'castellana' vestita con capi dall'aspetto regale ma versatili, da indossare dal mattino alla sera. Così i capispalla proteggono come una fortezza per incedere sicure nel quotidiano e al tempo stesso si muovono leggeri intorno alla silhouette, come ali: blazer di maglia e di lino, spolverini di satin e di sangallo, cappotti double e impermeabili. Le giacche s'indossano con il tailleur ma anche con l'abito da sera fluido e scivolato, la tuta di uncinetto e gli shorts.
Nelle stampe ispirate alle grottesche degli affreschi del Castello Marco Simone è racchiuso il nucleo della collezione. Si tratta di figure fantastiche e antropomorfe, di animali stravaganti misti a motivi vegetali. L'aspetto è ludico, suscita stupore, e viene impresso su capi di seta fluttuanti, sull'iconico abito-bambola, nei completi di camicia e pantaloni innervati di piegoline, nelle gonne godet e negli shorts-minigonna sbarazzini a grandi pieghe, nelle camicie dalle linee pulite, rigorosamente nei tessuti più pregiati come il satin, il crêpe de chine o in croccante taffetà. La palette parte dal bianco e si estende ai toni naturali, declinati nei tessuti tweed, ecrù o a puntini luminosi, per cardigan sfoderati lunghi alla caviglia, gonne longuette, gonnellone midi in macro-macramè , per completi laminati di argento e d'oro. Si tinge per la sera in abiti lunghi di georgette con effetto sfumato.

La maglia è il cult Biagiotti: presi in una rete alchemica, sottile ma resistente, frutto di una sapiente fusione tra artigianato e tecnologia, sfilano micro-pull e cardigan, abiti-sirena, top e tubini. La treccia di cashmere, segno della bellezza che tende all'infinito, da sempre protagonista delle collezioni Biagiotti, si illumina con strass dorati per dare vita a confortevoli jumpers, cardigan protettivi come una coperta, e abiti fascianti. Striscioline di cashmere lavorate a mano compongono l'abito danzante con centinaia di frange. La nuova borsa nasce al Castello e si chiama "Regina", chiusa dal monogramma LB, contiene il necessario per mettere lo straordinario nel quotidiano.
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