Ansa
18 nov 2014
La bellezza è low cost, il ritorno dei campioncini
Ansa
18 nov 2014
Negli anni ‘80 si chiamavano ‘campioncini’, bustine con qualche goccia di profumo, crema o make-up da provare gratuitamente. Andati a ruba da sempre, oggi sono tornati alla grande e sulla spinta della crisi economica che avanza, se ne fa incetta. I campioncini sono una interessante cartina tornasole del momento difficile, insieme a prezzi stracciati e trucco e parrucco da provare gratis.

Si va dai tesori in miniatura realizzati in ceramica e vetro contenenti dai 3 ai 5 ml di prodotto, ricercatissimi dai collezionisti alle sempreverdi bustine, passando per le confezioni maxi vendute al 3X2 ai cofanetti prova, dagli smalti ai rossetti a 2,5 euro fino al make-up gratis e fatto ad arte nelle profumerie.
Il ritorno dei trattamenti gratis è l’oggetto di una nuova ricerca, condotta dal Product sampling council statunitense, secondo cui il 92% dei consumatori brama un campioncino prima di comprare il prodotto originale perché il 60% sbaglia a scegliere il cosmetico e di questi tempi meglio evitare errori. Anche secondo una nuova ricerca condotta da Canadean, società di ricerche di mercato britannica, il 45% degli inglesi vorrebbe prima provare i trattamenti di bellezza e poi passare al negozio per l’acquisto. “Nessuno ha la pelle identica agli altri, dal make-up ai profumi l’effetto cambia. Perché non includere sempre una prova prima della scelta?” sottolineano gli analisti.
Negli Stati Uniti è febbre da coupon – attesta il New York Times dei giorni scorsi che lamenta come le multinazionali della cosmetica abbiano affilato le armi e, a fronte di una pletora di gente che chiede prove gratuite, chiedano in cambio dati sensibili. Lo fanno, pare per la prima volta, le storiche profumerie Kiehl’s da sempre generose di campioncini come politica mondiale sottolineata dallo slogan ‘prova prima di comprare’. E’ recente la campagna promozionale dei saloni Aveda di New York ‘free sample pack’ con shampoo, balsamo e rivitalizzante gratis se si consegna un buono da stampare online. Le più note blogger statunitensi hanno il potere di far provare gratis i cosmetici alle loro fedeli lettrici e fanno il pieno di ‘like’. Le beauty promoter del colosso giapponese Shiseido offrivano alle eleganti signore di Ginza fin dei primi anni del ‘900 piccoli ‘sample gift’ incartati come origami. Miniature perfette, spesso decorate a mano da artigiani locali. Molti prodotti sono tutt’oggi oggetto di culto e collezione con confezioni fedeli alle originali, logo intarsiato a mano o cesellato, fatti in ceramica, vetro e plastica. E se le ragazzine giapponesi di oggi fanno la fila avanti ai negozi per accaparrarsi i ‘chu new lip’, contenitori di cartoncino che contengono gocce di rossetto e gloss da applicare con un mini applicatore, in Italia i kit di prodotti ‘travel size’ da 15 ml sono l’omaggio più ambito delle consumatrici.
La bellezza si fa sempre più low cost e il quotidiano francese 'Le Monde' in questi giorni lo chiama ‘effetto Kiko’. Grandi marchi come Sephora e L'Oréal devono fare i conti con nuovi concorrenti specializzati in prezzi stracciati. Ad aprire la strada una società italiana, Kiko appunto, che sta inaugurando negozi ovunque, se ne contano oltre 600 nel mondo e il successo è garantito dai prezzi. Arrivati in Francia 4 anni fa, ora fanno la guerra alla francese Sephora. “Le ragazzine vanno pazze per Kiko, il 45% degli acquisti in questi negozi è fatto da 15/24 enni” – si legge sul quotidiano francese – “Così i grandi vanno all'inseguimento”.
In nome delle prove gratuite a fine ottobre ha aperto il primo laboratorio pop-up della francese Clinique al Covent Garden di Londra. Uno spazio di 700 mq con consulenze personalizzate, trattamenti prova e campioni omaggio di creme e detergenti su misura. “In Italia si assiste ad un trend di contrazione dei consumi” – commenta Gian Andrea Positano, direttore Centro Studi Cosmetica Italia – “Il prezzo medio è in calo negli ultimi 3 anni, in particolare per il make-up. Perciò vincono le catene monomarca che seguono un politica di prezzi low-cost, che passano da un indice di penetrazione del 18% nel 2011 al 26% dei primi 4 mesi di questo anno. Entrando in questi negozi per comprare una cosa si esce con la borsa piena perché le commesse seguono corsi di vendita di livello avanzatissimo, seppure queste catene di negozi sembrino apparentemente di basso profilo”.
Dell’evoluzione dei campioncini si dibatte i questi giorni nel gruppo di distributori delle profumerie aderenti all’associazione Cosmetica Italia. Precisa Positano: “Il sampling è storicamente e modernamente fondamentale di supporto alle promozioni. L’evoluzione del momento è senza dubbio la prova gratis da fare in negozio invece che a casa. Una volta era una semplice spruzzata di profumo, ora truccatori professionisti eseguono trucchi completi, si applicano creme e maschere antirughe, si fanno massaggi di prova con creme e lozioni in promozione”.
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