Ansa
29 nov 2016
La Regione Toscana chiede ad Emilio Pucci di restare
Ansa
29 nov 2016
La Regione Toscana convocherà, probabilmente ad inizio dicembre, la proprietà di Emilio Pucci per chiedere all'azienda di recedere dall'intenzione di trasferire a Milano il centro direzionale e stilistico della maison e di concedere più tempo entro cui a oggi i 46 dipendenti fiorentini dovrebbero comunicare la propria scelta, al fine di svolgere un confronto approfondito con le organizzazioni sociali sulle prospettive e le condizioni per il trasferimento offerte ai lavoratori.
E' quanto anticipato da Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente della Toscana Enrico Rossi, dopo aver incontrato i sindacati che all'azienda avevano chiesto di aprire una trattativa e di conoscere il piano industriale, senza ricevere risposta.
In occasione dell'incontro le organizzazioni sindacali hanno anche manifestato la volontà di chiedere l'apertura di un tavolo al Mise: anche in questo la Regione, sottolinea Simoncini, è disponibile a sostenere la richiesta. "Chiediamo all'azienda il piano industriale ma soprattutto che Emilio Pucci resti a Firenze, il marchio non ha senso senza questa città perché rappresenta la fiorentinità - spiegano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Firenze in una nota -. Siamo contrari ai trasferimenti dei lavoratori ma, se proprio non ci fossero più possibilità di restare, chiediamo condizioni di trasferimento migliori, salvaguardie per chi non vuole trasferirsi e per chi vuole magari affrontare un periodo di prova". Lunedì 28 novembre i sindacati hanno incontrato i lavoratori in assemblea per decidere come proseguire la vertenza, invitando i dipendenti "a sospendere ogni decisione e risposta all'azienda" sui trasferimenti: "E' evidente che sia interesse di tutti rimanere uniti, in modo da riuscire a tutelare tutte le possibilità di scelta".
La maison Pucci è divisa oggi in tre città: a Firenze ci sono il centro direzionale, stilistico e di merchandising, con 46 dipendenti. A Milano, dove è stato annunciato entro la primavera del 2017 il trasferimento di tutte le attività fiorentine, già c'era lo showroom e la parte commerciale dell'azienda, con 20 addetti. A Bologna fa capo invece la produzione, con un centinaio di dipendenti.
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