29 apr 2020
La Perla ritira l'outlook 2020
29 apr 2020
A causa della pandemia di coronavirus, che ha implicato la chiusura dei suoi negozi e dello stabilimento produttivo di Bologna, la griffe di lingerie d’alta gamma la Perla ha comunicato la sospensione degli outlook per l’esercizio fiscale 2020.
La società, quotata alla Borsa di Parigi da settembre 2019, stimava per quest’anno obiettivi di vendita superiori a 130 milioni di euro e un EBITDA positivo; sospesa anche la previsione di 200 milioni di euro di fatturato per il 2022.
La storica azienda, fondata a Bologna nel 1954 da Ada Masotti, ha conosciuto negli ultimi anni vicende travagliate. Finita in asta giudiziaria nel giugno 2013, La Perla era passata allora a Sms Finance, holding del fondatore di Fastweb Silvio Scaglia, per poi cambiare nuovamente proprietari nel 2018, quando è stata acquisita dalla Tennor Holding del finanziere tedesco Lars Windhorst.
Le difficoltà sono pesate soprattutto sui dipendenti. A giugno scorso era stata aperta una procedura di mobilità per 126 lavoratori su 500 nello stabilimento di Bologna, dove resta concentrata la produzione. Procedura poi sospesa ad agosto e superata a ottobre con l'apertura della Cassa integrazione guadagni straordinaria e degli incentivi all'esodo.
Nelle intenzioni della nuova proprietà, la quotazione in Borsa dovrebbe aumentare la visibilità di La Perla e migliorare l'accesso al capitale per il rilancio.
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