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Adnkronos
Pubblicato il
26 ott 2012
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La Perla: progettazione e produzione in Italia per il rilancio brand

Di
Adnkronos
Pubblicato il
26 ott 2012

La Perla "ha avviato un'operazione di risanamento necessaria per poter attuare un piano di sviluppo e salvaguardare il futuro della Società recuperando efficienza, tutto ciò anche in virtù della forte volontà di non abbandonare l'Italia, che continuerà ad avere un ruolo centrale sia nell'ambito delle attività di progettazione che di quelle produttive". E' quanto scrive, in una nota, la storica azienda bolognese di intimo.

La Perla, campagna autunno/inverno 2012

Intanto prosegue la vertenza con le lavoratrici in sciopero contro la riorganizzazione del personale prevista dal piano e in virtù della quale è stata aperta una procedura di mobilità per 309 persone a Bologna (circa 230 delle quali sono già in cassa integrazione straordinaria). L'azienda si dice comunque "disponibile a collaborare con i sindacati per trovare forme adatte a minimizzare l'impatto sociale associato".

Nelle ultime settimane, il management, guidato dall'AD Tim Brasher, ha illustrato ai sindacati il piano industriale che prevede, attraverso un piano di investimenti di circa 4-5 milioni l'anno, il rilancio del brand La Perla a livello mondiale e che conferma la centralità dell'Italia nelle strategie della Società.

"La Perla è e vuole continuare ad essere un simbolo del Made in Italy nel mondo", recita ancora la nota, in cui si ricorda che "dal 2008 ad oggi, l'azionista JH Partners ha investito circa 50 milioni di euro e intende continuare a sostenerne i programmi di sviluppo".

Il piano, che è già in fase avanzata, si fonda su tre pilastri: posizionare La Perla quale brand di lusso a livello mondiale, sviluppato internamente a Bologna, con l'Italia come polo produttivo centrale in partnership con fornitori italiani; il lancio del brand 'Studio La Perla' attraverso l'apertura, in 3 anni, di 160 punti vendita monobrand di cui i primi 2 in Italia, rispettivamente a dicembre e a gennaio 2013; infine la riduzione dei costi operativi e il recupero dell'efficienza in tutti i siti produttivi.

La parte del piano che riguarda l'efficientamento è "finalizzata ad ottimizzare le risorse aziendali e volta a supportare il rilancio dell'attività, liberando risorse e puntando a tornare ad una crescita dei ricavi, oltrechè ad un miglioramento della redditività già nel 2013". Nel 2012, però, l'azienda continuerà a riportare perdite operative. Gli incontri con le parti sociali riprenderanno lunedi prossimo.

Intanto l'assemblea delle lavoratrici della storica azienda di intimo fa sapere che le iniziative di sciopero delle cucitrici de La Perla "saranno intensificate". E' quanto emerso al termine dell'assemblea di Bologna convocata per valutare l'esito dell'incontro tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali. Le lavoratrici hanno, infatti, giudicato "negativamente le proposte dell'azienda di aprire la procedura di mobilità per 309 dipendenti su 600" e hanno deciso di poteziare le azioni di protesta.

"Le proposte aziendali - si legge in una nota di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilta Uil - non sono frutto di una strategia finalizzata allo sviluppo, ma sono semplicemente dei tagli di costo senza un piano coerente". "L'azienda ci ha annunciato un piano che non affronta il tema dello sviluppo e degli investimenti finalizzati al recupero del fatturato - proseguono sindacati e lavoratrici - anzi ci annunciano un ulteriore taglio dell'offerta e un depauperamento delle capacità progettuale e produttive, che fanno del prodotto de La Perla un prodotto unico al mondo".

"Così non si affrontano i nodi strutturali delle difficoltà dell'azienda e non si crea una prospettiva", concludono, annunciando per i prossimo giorni un'iniziativa pubblica a cui saranno invitate istituzioni e forze politiche per "dire 'no' ai licenziamenti e chiedere la proroga della cassa integrazione speciale".

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