La Perla-Calzedonia: c'è l'accordo con i sindacati

Di

Elena Passeri

Pubblicato il
23 mag 2013

Dopo un incontro durato 12 ore, nella tarda notte del 22 maggio è stata raggiunta un'ipotesi di accordo tra i sindacati e Calzedonia in merito al caso La Perla e ai suoi dipendenti. Tale ipotesi di accordo, approvata il 23 maggio dall'assemblea dei lavoratori, prevede la costituzione di una nuova società che si chiamerà "La Perla Futura", di proprietà al 100% di Calzedonia, nella quale confluiranno i 437 lavoratori di Bologna e i 59 dipendenti delle boutique italiane La Perla. Si tratta quindi di una soluzione che permetterebbe il salvataggio di circa 500 posti di lavoro.

“Nell'accordo sindacale c’é la garanzia del mantenimento dei posti di lavoro per 437 dipendenti nel territorio di Bologna, all’interno degli attuali stabilimenti dell’azienda. Gli esuberi resterebbero quindi 149 (a cui si potrà aprire la strada della cassa integrazione per un anno con incentivi all'esodo), non i temuti 300 di cui parlava il Fondo americano Jh Partners, proprietario di La Perla dal 2008”, ha spiegato a FashionMag.com Giacomo Stagni, segretario Filctem-Cgil. “Inoltre, contrariamente alle intenzioni dei fondo americano, volte ad esternalizzare il più possibile, Calzedonia, essendo un gruppo industriale e produttivo, vuole puntare su una produzione di lusso made in Italy, made in Bologna, ove verrà sviluppata anche la parte di progettazione. Un bel messaggio questo, specie in tempi complessi come gli attuali, a ribadire che è possibile investire in Italia su marchi di lusso, puntando sulla qualità alta, che puo’ essere garantita solo da lavoratori professionalizzati. Lavoratori che La Perla ha in azienda”, precisa Stagni.

A questo punto non manca che l’accordo del Tribunale di Bologna. La Perla ha infatti presentato ai giudici la domanda di ammissione al concordato, inserendo nella documentazione la proposta di cessione a Calzedonia. “La trattativa sindacale è conclusa, adesso dobbiamon aspettare l’autorizzazione del giudice, che ci auspichiamo arrivi il prima possibile, speriamo entri i primi di giugno" conclude Stagni.

Quando è passata di mano nel 2008, La Perla fatturava 183 milioni e da allora il fondo Jh Partners ha investito 50 milioni per rilanciare la società, che ora però è gravata da 70 milioni di debiti, con vendite che si sono attestate a circa 107 milioni di euro nel 2012. I suoi advisor Goldman Sachs e lo studio legale Latham & Watkins nei mesi scorsi avevano provato a piazzare invano il 30% della società. In quest'ottica, i tagli al personali erano da tempo all'ordine del giorno: i dipendenti a livello globale sono 1.400 (600 solo a Bologna). I negozi sono 134 tra Italia, estero, monomarca e 'corner'.