La Fashion Week maschile di Parigi promette un grande spettacolo
La Settimana della Moda di Parigi tiene più che mai al suo ruolo di leader, e per la prossima sessione estiva annuncia un calendario ampliato, con 60 défilé contro i 56 dello scorso gennaio. Le sfilate presenteranno le collezioni per la Primavera-Estate 2020 in un periodo di sei giorni pieni, dal 18 al 23 giugno.
Si attendeva l’uomo Givenchy, che doveva ritornare nel calendario maschile parigino con un vero show, ma alla fine bisognerà attendere il prossimo gennaio. La casa di moda francese ha infatti deciso di rilanciare le proprie creazioni per l’uomo a Firenze, con una sfilata in grande stile il prossimo 12 giugno, durante il salone Pitti Uomo.
Ma non importa, perché nonostante questa assenza, il programma parigino non è meno ricco, in particolare grazie al ritorno sulle passerelle della capitale francese di Palomo Spain, che aprirà le danze martedì 18 alle ore 11. La griffe dello spagnolo Adolfo Gomez Palomo era tornata a sfilare a New York la stagione scorsa.
Y/Project, che invece aveva sfilato al Pitti Uomo, torna a Parigi l’indomani, mercoledì 19, mentre Lanvin si posizionerà domenica 23 giugno. La maison aveva saltato la sessione di gennaio dopo la partenza di Lucas Ossendrijver, che disegnava le collezioni di prêt-à-porter maschile del brand da 14 anni. Celine chiuderà la settimana con uno show domenicale alle 20.
La Fashion Week maschile di giugno accoglierà inveve quattro interessanti nomi nuovi del panorama della moda creativa: Bode, Phipps, Ludovic de Saint Sernin e Sies Marjan. Appena dopo il primo show di Paloma Spain, saranno Bode e Phipps a svelare le loro linee il giorno d’apertura, debuttando ufficialmente nel programma delle sfilate di Parigi. Questi due nuovi marchi statunitensi fanno parte degli otto finalisti del Premio LVMH di quest’anno, il cui vincitore sarà annunciato in giugno.
Il californiano nato a San Francisco Spencer Phipps, formatosi alla scuola di moda newyorchese Parsons, ha lanciato il suo marchio unisex, Phipps, a Parigi nel gennaio del 2018 con un approccio sostenibile. L’ex stilista del menswear di Dries Van Noten, che ha anche lavorato per Marc Jacobs, ambisce a creare dei bei vestiti nel rispetto dell'ambiente.
Anche Bode è una linea di abbigliamento per l’uomo, lanciata nel 2016 dalla stilista newyorchese Emily Adams Bode, che usa vecchi tessuti per creare vestiti patchwork unici, lasciando che si sprigioni con sottigliezza il sapore nostalgico del passato.
Un terzo americano arriva a Parigi in questa stagione. Sies Marjan, che sabato 22 giugno presenterà nella capitale il suo primo défilé interamente maschile in assoluto. Il giovane brand, lanciato nel 2016 da Sander Lak, ex Dries Van Noten, sta già ottenendo un grande successo con il suo prêt-à-porter femminile, che sfila a New York.
Infine bisognerà attendere domenica 23 per scoprire Ludovic de Saint Sernin, per quelli che ancora non lo conoscono. Anch’egli è stato finalista del Premio LVMH, ma nel 2018. Ludovic de Saint Sernin lo stesso anno ha vinto il premio di migliore etichetta creativa assegnato dall’Andam. Questo per sottolineare come il giovane creatore di moda ventottenne si sia già fatto abbondantemente notare.
Nato a Bruxelles, de Saint Sernin è cresciuto in Africa e vive a Parigi dall’età di 7 anni dividendosi anche con Londra. Con in tasca una laurea in Fashion Design presso l’Ecole Duperré, è transitato da Saint Laurent prima di approdare nello studio creativo del prêt-à-porter femminile di Balmain sotto la direzione di Olivier Rousteing e di lanciare la propria linea di menswear nel 2017, proponendo un guardaroba sensuale che si muove su un sottile equilibrio fra eleganza ed erotismo, e che celebra innanzitutto il corpo maschile.
Nell’agenda delle presentazioni ufficiali, c’è anche da segnalare l’arrivo delle etichette giapponesi Auralee e Visvim, e poi quelli di Casablanca, il marchio del designer franco-marocchino Charaf Tajer, del collettivo francese Gamut e di Lazoschmidl, fondato nel 2014 dalla coppia tedesco-svedese Josef Lazo e Andreas Schmidl, che ha sfilato offa Parigi in gennaio. Senza dimenticare il brand Nanushka, dell’ungherese Sandra Sandor, e Rhude, la label street fondata nel 2013 a Los Angeles dal giovane stilista Rhuigi Villasenor, originario delle Filippine.
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