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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
19 feb 2023
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La Fashion Week di Londra è iniziata con Edward Crutchley, Huishan Zhang, Mark Fast e KWK

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
19 feb 2023

Un venerdì invernale e cupo è stato lo sfondo della giornata inaugurale della London Fashion Week, caratterizzata dalle sorprendenti sfilate di Edward Crutchley e KWK, dall'energia festosa di Mark Fast e dalla fantasia di Huishan Zhang.
 
Edward Crutchley: frenesia medievale e moda attuale
 
La settimana della moda londinese ha debuttato in maniera gender neutral con l'ultima proposta di Edward Crutchley, la cui conoscenza della storia della moda sembra enciclopedica.

Edward Crutchley - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Lo stilista è un tale esperto della storia dei tessuti e della moda in generale che si prende persino il tempo di rintracciare le radici storiche dei look nel suo comunicato stampa, nel caso qualcuno possa fraintendere le sue intenzioni.
 
Questa volta la sfilata di Edward Crutchley è stata relativamente sobria, molto più facile da indossare – e commerciale. Superba la surcote (una sorta di soprabito medievale francese) d’apertura, in garza jacquard bianca e nera, così come eccellenti erano i parka in poliestere riciclato con il collo a imbuto, i cappotti oversize in lana e le maglie lavorate a mano all'uncinetto.

L'esperienza sartoriale del designer continua a crescere, come hanno dimostrato gli eleganti cappotti in misto lana con spalle spioventi o le giacche oversize con scollo a V. Le sue reinterpretazioni del copricapo tradizionale delle suore delizieranno i clubber londinesi sempre pronti a far festa, soprattutto quando risultano abbinati a dei berretti.
 
Una serie di incisioni su legno, datate 1665 e tratte dal libro Les Songes drolatiques de Pantagrueldell'illustratore Richard Breton, ornavano nel migliore dei modi altre surcotes, abiti avvolgenti e top.
 
Proprio quando avevamo cominciato a pensare che Edward Crutchley stesse andando sul sicuro, sono apparsi outfit più audaci, a volte in taffetà di seta e pantaloni abbinati a balze, a volte diretti verso un bar per feticisti della pelle, in particolare nel look indossato da un ragazzo muscoloso con giacca da motociclista e stivali alti fino alla coscia.
 
Lo show è stato accompagnato in modo perfetto  dalla musica cyberpunk industriale di Bob Casey.
 
A dire il vero, ad Edward Crutchley dovrebbero essere affidate le redini di una storica casa di moda parigina o milanese per permettergli di esercitarvi la sua magia. Con lui la storia della moda diventa trendy.
 
Huishan Zhang: il dramma con le polveri bagnate

Il comunicato stampa diffuso prima del défilé faceva grandi promesse, ma l'ultima collezione di Huishan Zhang non le ha del tutto mantenute.

Huishan Zhang - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Il suo momento di moda doveva richiamare ed omaggiare la figura della femme fatale in modo hitchcockiano e inquietante. Nel caso non abbiate ben compreso il concetto, l'apertura musicale è stata presa dalla colonna sonora di La donna che visse due volte (Vertigo), il grande classico del regista britannico naturalizzato statunitense, composta da Bernard Herrmann.
 
Ma le modelle che hanno sfilato in passerella assomigliavano a Kim Novak o a Grace Kelly quanto un hotel della catena Holiday Inn assomiglia al Ritz.
 
I suoi dettagli erano troppo spesso superflui: cospargere di perline e paillette dei cappotti di lana nera informi, delle gonne midi o alcuni blazer non è sufficiente per distinguerli dal banale.
 
Huishan Zhang non manca di talento. Il suo trench grigio chiaro con il collo a imbuto e una serie di abiti fatti di paillette, verso la fine della sfilata, hanno mostrato un certo brio. Ma non sono riusciti a salvare la collezione.
 
In compenso, se state cercando un buon copywriter, dovreste assumere quello che ha composto la brochure della sfilata.
 
KWK: avatar all’avanguardia

Le tenebre di mezzanotte con un tocco di stravagante fantasia è il programma di KWK di Kay Kwok, in una maestosa presentazione di ciò che il designer ama chiamare “espressionismo sperimentale”.

Kwk By Kay Kwok - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Le modelle trasportavano gli abiti, piuttosto che indossarli, tanto erano elaborate le strutture attaccate, appuntate e incollate ad ogni look.
 
Ali giganti di plastica, sciabole sporgenti, metri di tulle, gonfi serpenti argentati lunghi due metri, mostri marini dorati, il tutto avvolto intorno agli outfit. Fino al gigantesco cuore dorato, tre volte più grande del busto della modella.
 
A volte, sembrava quasi che Kay Kwok stesse facendo un'audizione per un posto da Thierry Mugler, dato che i vestiti erano carichi di elementi metallici. Ma pur rimanendo lontani dagli abiti “Cadillac” di Thierry Mugler, abbiamo assistito alla nascita di avatar d'avanguardia. È stata una grande sfilata, che ha celebrato alla perfezione i 10 anni del marchio.
 
Allestito nel seminterrato di The Vinyl Factory, una meravigliosa boutique di vinili classici e retrò, lo show è stato accompagnato da una fantastica colonna sonora, prodotta su misura dalla violinista, cantante e testimonial di Nike Daria Fisher.
 
Percy Bysshe Shelley, che viveva nel quartiere nel 1811, era solito dire che i poeti erano i legislatori non riconosciuti del mondo. Se fosse vivo oggi, e presente al défilé di KWK, probabilmente avrebbe aggiunto che oggi questo ruolo spetta ai designer, e in particolare a Kay Kwok.
 
Mark Fast: davvero fast

Mark Fast, geniale stilista per i festaioli britannici, il cui successo è particolarmente importante in Asia, ha proposto una visione haute couture arricchita di streetwear.

Mark Fast - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Fortunatamente, la moda di Fast è tutt'altro che fast fashion. In particolare i suoi splendidi abiti avvolgenti in maglia, decorati con ritagli e maniche allungate che raschiano il pavimento. O le sue giacchette indossate con abitini corti per un cocktail party chic. Un look deciso che celebra il corpo.
 
Un sacco di monogrammi, loghi e magliette con motivi grafici e alcune scarpe notevoli, in particolare degli impressionanti stivali a punta, imbottiti e dotati di tacchi a spillo.
 
“I temi tipici di Fast sono rivisitati in nero, che conferisce loro un'allure in più”, spiega il designer nel suo programma. Prima di indicare di essersi ispirato “alla seducente desolazione delle scene underground, che trasmettono l'intrigo di una festa segreta”.

Nella sua collezione mista, Mark Fast ha presentato anche splendide tuniche imbottite, accessori per le braccia e piccoli boleri.

Presentata in un normale edificio per uffici con pavimento in lamiera, questa collezione Autunno-Inverno 2023/24 non mancava di spirito e vigore. Il futuro di Fast sembra, meritatamente, sicuro.

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