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Pubblicato il
7 mag 2015
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La Commissione UE lancia una strategia per il mercato unico digitale

Di
APCOM
Pubblicato il
7 mag 2015

La Commissione europea ha adottatoil 6 maggio a Bruxelles la sua strategia per il mercato unico digitale, con la definizione di 16 azioni mirate che dovranno essere attuate entro la fine del 2016.


La strategia poggerà su tre pilastri: 1) migliorare l'accesso ai beni e servizi digitali in tutta Europa per i consumatori e le imprese; 2) creare un contesto favorevole e parità di condizioni affinché le reti digitali e i servizi innovativi possano svilupparsi; 3) massimizzare il potenziale di crescita dell'economia digitale.

Per quanto riguarda il primo punto, la Commissione ha annunciato in un comunicato che proporrà innazitutto di introdurre norme miranti ad agevolare il commercio elettronico transfrontaliero (norme armonizzate in materia di contratti e di tutela dei consumatori per gli acquisti online, che si tratti di beni materiali, come calzature o mobili, o di contenuti digitali, come le applicazioni o i libri elettronici). Inoltre, l'Esecutivo UE intende garantire un'attuazione più rapida ed omogenea delle norme di protezione dei consumatori, mediante la revisione del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori, e assicurare servizi di consegna dei pacchi più efficienti e a prezzi accessibili.

La Commissione ha annunciato che intende anche agire per eliminare il blocco geografico ingiustificato di una pratica discriminatoria utilizzata per motivi commerciali, in base alla quale i venditori online impediscono ai consumatori di accedere a un sito Internet sulla base della loro ubicazione geografica, o li reindirizzano verso un sito di vendite locale che pratica prezzi diversi. Utilizzando questo sistema, ad esempio, il noleggio di automobili è oggi più o meno costoso se effettuato a partire da un determinato Stato membro rispetto all'identica operazione fatta dallo stesso paese in cui si noleggia l'auto.
Il blocco è invece considerato giustificato quando, ad esempio, impedisce che un utente partecipi agiochi d'azzardo online in un altro paese, se nel proprio Stato membro questa rpatica è proibita.

La Commissione intende poi, entro la fine del 2015, proporre un aggiornamento della legislazione sul diritto d'autore, per ridurre le disparità tra i regimi nazionali e per permettere un accesso online più ampio alle opere in tutta l'UE, anche mediante ulteriori misure di armonizzazione. L'obiettivo è migliorare l'accesso di tutti i cittadini europei, dovunque si trovino, ai contenuti culturali online, sostenendo così la diversità culturale, e allo stesso tempo sbloccando nuove opportunità per i creatori e per l'industria di contenuti (film, musica o articoli, etc.).

Sarà anche rivista la direttiva UE sulla trasmissione via satellite e via cavo, per verificare se il suo ambito di applicazione debba essere esteso alle trasmissioni radiotelevisive online e per esaminare come aumentare l'accesso transfrontaliero ai servizi radiotelevisivi in Europa.

Un ultimo punto del "primo pilastro" riguarderà infine la riduzione degli oneri amministrativi che derivano alle imprese dai diversi regimi IVA, affinché anche i venditori di beni materiali verso altri paesi possano trarre vantaggio dal meccanismo elettronico di registrazione e pagamento unici. Si prevede una soglia di IVA comune per sostenere le start-up più piccole che vendono online.

Per quanto riguarda il "secondo pilastro", la Commissione presenterà innanzitutto una proposta di revisione della regolamentazione europea in materia di telecomunicazioni, che assicuri un coordinamento più efficace dello spettro radio e la definizione di criteri comuni a livello UE per l'assegnazione dello spettro a livello nazionale. L'Escutivo comunitairo intende poi creare incentivi agli investimenti nella banda larga ad alta velocità, e garantire condizioni di concorrenza eque per tutti gli operatori del mercato, vecchi e nuovi, instaurando un quadro istituzionale efficace.

La Commissione esaminerà anche le modalità per adattare la normativa esistente (la direttiva sui servizi di media audiovisivi) ai nuovi modelli commerciali per la distribuzione di contenuti, ed effettuerà un'analisi dettagliata del ruolo delle piattaforme online (motori di ricerca, social media, app store, ecc.) nel mercato. Saranno analizzati, spiega la Commissione nel suo comunicato, "aspetti quali la mancanza di trasparenza dei risultati di ricerca e delle politiche in materia di prezzi, le modalità di utilizzo delle informazioni ottenute, le relazioni tra piattaforme e fornitori e la promozione dei propri servizi a scapito dei concorrenti, nella misura in cui tali aspetti non siano già trattati nell'ambito del diritto della concorrenza". Saranno esaminati inoltre "i modi migliori per contrastare i contenuti illeciti su Internet".

Sulla base delle nuove norme UE in materia di protezione dei dati, che dovrebbero essere adottate entro fine 2015, la Commissione procederà poi alla revisione della direttiva e-privacy, e proporrà un partenariato con l'industria sulla sicurezza informatica, nell'ambito delle tecnologie e delle soluzioni per la sicurezza delle reti.

Per quanto riguarda, il "terzo pilastro", infine, la Commissione proporrà un'iniziativa europea per promuovere il libero flusso dei dati nell'Unione europea. L'Esecutivo UE avvierà anche un'iniziativa europea a favore del cloud computing relativa alla certificazione dei servizi, al cambiamento di fornitore e a un "cloud per la ricerca".

La Commissione intende elaborare anche norme per l'interoperabilità in settori fondamentali per il mercato unico digitale, quali la sanità elettronica, la pianificazione dei trasporti o l'energia (contatori intelligenti), e presentare un nuovo piano di azione per l'eGovernment, in base al quale i registri delle imprese in tutta Europa saranno collegati, i diversi sistemi nazionali potranno lavorare in modo compatibile, e le imprese e i cittadini avranno la possibilità di comunicare i dati una sola volta alle amministrazioni pubbliche, che non dovranno più richiedere ripetutamente al cittadino la medesima informazione ogniqualvolta possono riutilizzare le informazioni già in loro possesso.

Fonte: APCOM