La Camera della Moda lancia la sua rivoluzione

Di

Dominique Muret

Pubblicato il
12 mag 2013

Lo scorso 17 aprile la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) riunita in assemblea ha annunciato “un cambiamento epocale in 55 anni di storia” presentando un pre-progetto di rinnovamento dell’associazione. L’obbiettivo: riformare l’istituzione di riferimento per la moda italiana con “una nuova governance che prevede l’inserimento di figure imprenditoriali di primo piano e il cambiamento dello Statuto dell’Associazione anche al fine di consentire l’inserimento di un Amministratore Delegato”.

Durante l’assemblea, Mario Boselli è stato rieletto alla presidenza per la quinta volta ed in quell’occasione è stata approvata una crescita sostanziosa del budget che passerà dagli attuali 1,5 milioni di euro a 4,7 milioni di euro grazie all’aumento della quota associativa a partire dal 2014 e grazie all’arrivo di nuovi associati. “Oggi contiamo 140 associati tra grandi griffe e marchi medi. Ma dovrebbero arrivare nuovi soci”, conferma il presidente.

In occasione dell’assemblea è stato eletto un nuovo consiglio direttivo per il 2013-2016 composto da 17 membri. Da segnalare tra le new entry: Diego Della Valle (Tod’s), Patrizio Bertelli (Prada), Renzo Rosso (Diesel), Silvia Venturini Fendi e Luigi Maramotti (Max Mara). “Il nuovo consiglio dovrà definire i criteri per riformare in profondità l’associazione e decisioni importante dovrebbero già essere prese durante la prima riunione del nuovo consiglio questo lunedì 13 maggio”, anticipa Mario Boselli.

In questi ultimi anni Milano ha perso terreno rispetto alle altri capitali della moda. Lo faceva notare recentemente Altagamma in un documento: “Una serie di concause aventi origini molto diverse ha fatto sì che andasse in crisi il meccanismo della Moda a Milano. Al cospetto di questa crescente debolezza, si sono fatti via, via più decisi gli attacchi dei competitor, Londra e New York nella fattispecie, mentre Parigi, già leader, ha visto aumentare il suo vantaggio sul capoluogo lombardo".

In questo contesto e allo scopo di fare risplendere Milano come grande capitale della moda la CNMI potrebbe stringere legami con Altagamma.