Ansa
4 giu 2020
La Bce rafforza il piano 'antivirus' di sostegno all'economia
Ansa
4 giu 2020
La Bce rilancia gli acquisti di debito per l'emergenza pandemica. Francoforte ha aumentato di 600 miliardi di euro il 'Pepp', portando il totale a 1.350 miliardi di euro. E lascia invariati i tassi d'interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.
L'orizzonte temporale in cui la Bce condurrà gli acquisti di titoli per l'emergenza pandemica 'sarà esteso almeno fino a fine giugno 2021' dall'attuale scadenza di dicembre 2020, e in ogni caso il 'Pepp' continuerà finché la Bce 'non giudicherà che la crisi del coronavirus è finita'.
La flessibilità con cui la Bce può condurre gli acquisti di debito tramite il programma Pepp per l'emergenza pandemica "sarà mantenuta per tutta la durata del Pepp". ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, spiegando che "abbiamo usato e continueremo ad usare il Pepp per fronteggiare questi rischi di frammentazione". Il riferimento è alla possibilità di deviare gli acquisti di titoli di ciascun Paese dell'Eurozona rispetto alla quota di ciascun Paese nel capitale della Bce, come la Bce ha fatto per i titoli italiani.
Il consiglio direttivo della Bce - ha aggiunto la presidente, chiede "un forte e tempestivo sforzo per sostenere la ripresa" dopo i 540 miliardi di euro deliberati dall'UE. Lagarde ha spiegato che "diamo dunque un forte benvenuto alla proposta della Commissione europea di un piano per la ripresa per sostenere le regioni e i settori più colpiti dalla pandemia" aggiungendo che la Bce osserva la situazione e prenderà le decisioni necessarie per isolare il sistema economico dalla pandemia.
Intanto, la banca ha tagliato drasticamente le sue stime di crescita per l'Eurozona quest'anno, portando il PIL 2020 a -8,7%. Lagarde ha specificato che si tratta dello scenario di base e che ne esistono due alternativi. Le nuove stime danno una ripresa a +5,2% nel 2021 e +3,3% nel 2022. Netto taglio anche alle stime d'inflazione del 2020, a 0,3% (da +1,1%), a 0,8% per il 2021 e 1,3% nel 2022.
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