LVMH si impegna nella biodiversità con l'Unesco
I grandi gruppi del lusso moltiplicano gli annunci in materia di sviluppo durevole. Se Kering ha pubblicato il 13 maggio i suoi primi standard relativi al benessere degli animali, è ora la volta di LVMH di dimostrare il proprio impegno. Il gruppo ha infatti annunciato una partnership di cinque anni con l’Unesco a sostegno del progetto “L’Uomo e la biosfera” (MAB), un programma scientifico intergovernativo che mira a ridurre la perdita di biodiversità e a trattarne gli aspetti ecologici, sociali ed economici.
Nell’ambito di questo accordo, il gruppo del lusso guidato da Bernard Arnault sarà al fianco dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la formazione, la scienza e la cultura in occasione di importanti eventi internazionali previsti nei prossimi due anni, tra cui la 15esima Conferenza delle Parti (COP15) e il Convegno sulla Diversità Biologica, previsto nel novembre 2020 a Kunming, in Cina.
Il programma MAB riunisce diverse discipline (scienze esatte e naturali, scienze sociali, economia e formazione) destinate a migliorare gli ambienti umani e a preservare gli ecosistemi naturali, incoraggiando soprattutto gli approcci innovativi e facendo leva su un vasto network di player e su 686 riserve di biosfera distribuite in 122 Paesi.
Grazie a tale network, LVMH e le sue maison potranno beneficiare delle competenze scientifiche dell’Unesco nei loro programmi di approvvigionamento da filiere sostenibili. “Questa partnership faciliterà inoltre l’implementazione di soluzioni innovative nella gestione sostenibile delle risorse naturali e nell’individuazione di prodotti e nuovi mercati fondati sulla qualità e sulla tracciabilità delle materie prime”, ha sottolineato la società in un comunicato.
Da parte sua, il gruppo parteciperà ai progetti di ricerca scientifica supportati dal MAB, mettendo a disposizione alcune delle sue infrastrutture per l’implementazione di siti pilota, nell’ambito della conservazione e dell’utilizzo responsabile della biodiversità nel lungo periodo.
La partnership con l’Unesco rafforza l’impegno di LVMH nello sviluppo durevole, formalizzato a partire dal 2012 dal suo programma LIFE (LVMH Initiatives For the Environment) attorno a quattro obiettivi comuni: migliorare entro il 2020 le performance ambientali dei suoi prodotti del 100%; essere ancora più attenti alla tracciabilità e alla conformità delle materie prime utilizzate attraverso l’impiego dei migliori standard nel 70% delle sue catene di approvvigionamento entro il 2020, per arrivare al 100% nel 2025; ridurre le emissioni di CO2 legate al consumo di energia del 25%, rispetto al 2013, entro il 2020; per ciascuna delle sue sedi (industriali, amministrative e negozi), migliorare di almeno il 10% gli indicatori chiave di efficienza ambientale.
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