LVMH firma la carta internazionale "Women Empowerment Principles"

LVMH vuole mettere in evidenza il suo impegno in favore della valorizzazione delle donne nella società. Il gruppo francese del lusso ne ha fatto il tema principale della sua giornata-seminario del 13 novembre.

Su iniziativa di Chantal Gaemperle, responsabile delle risorse umane e delle sinergie di gruppo, 150 dei suoi dirigenti o "alti potenziali" (i quadri dirigenziali più talentuosi che costituiscono il vivaio di manager di domani, ndr.) devono discutere la questione dello sviluppo dei talenti e particolarmente dei talenti femminili. La firma della Carta Internazionale "Women Empowerment Principles" è stata programmata alla fine della giornata, per il gruppo e per un trentina di suoi brand (fra i quali Louis Vuitton, Guerlain, Givenchy, Loewe o Sephora, per esempio).

Questa Carta dei "WEPs", di cui il concorrente diretto di LVMH, il Gruppo Kering, è stato uno dei primi firmatari nel 2012, è stata istituita dalle Nazioni Unite. Su scala mondiale, è l'associazione Business Professional Women ad assicurarne la promozione.

La Carta si basa su sette principi fondamentali, ai quali i firmatari si impegnano: la lotta contro le discriminazioni di genere, la garanzia della salute e della sicurezza sul lavoro per uomini e donne, la promozione dell'educazione, della formazione e dello sviluppo professionale delle donne, il sostegno della presenza delle donne nel mondo degli affari, la mobilitazione di reti e infine la pubblicazione dei progressi registrati.

Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)