AFP
Gianluca Bolelli
25 nov 2019
LVMH conferma l’acquisto di Tiffany per 14,7 miliardi di euro
AFP
Gianluca Bolelli
25 nov 2019
Il numero uno mondiale del lusso LVMH ha annunciato lunedì l’acquisto del marchio statunitense di gioielli Tiffany per la cifra di 16,2 miliardi di dollari (14,7 miliardi di euro): è la più importante acquisizione nella storia del gruppo guidato dal miliardario Bernard Arnault.
In un comunicato congiunto, i due gruppi indicano di “aver concluso un accordo definitivo per l'acquisizione di Tiffany da parte di LVMH al prezzo di 135 dollari per azione in contanti. L’operazione valuta Tiffany circa 14,7 miliardi di euro, pari a 16,2 miliardi di dollari”.
Sin da domenica sera, fonti prossime alla pratica avevano affermato che Tiffany e LVMH erano ormai vicini ad un accordo, dopo che le trattative erano in corso da metà ottobre.
“Abbiamo l'ambizione di far brillare questo marchio emblematico con tutta la cura e la determinazione che abbiamo dimostrato per tutte le aziende che si sono unite a noi nella nostra storia”, ha commentato Bernard Arnault, citato nel comunicato.
Tiffany è “un'azienda con un patrimonio e un posizionamento unici nel mondo dell'alta gioielleria” e che “ci ispira immenso rispetto e ammirazione. Non vediamo l'ora di consentirgli di continuare a risplendere in futuro”, ha sottolineato Arnault.
Per il suo gruppo, questa acquisizione “rafforza la posizione di LVMH nella gioielleria raffinata e aumenta ulteriormente la sua presenza negli Stati Uniti. L’arrivo di Tiffany, che entra a far parte dell’elenco di 75 griffe del gruppo, darà una nuova dimensione al business della divisione Orologeria e Gioielleria”, riassume il comunicato.
Il gruppo francese aveva inizialmente proposto il 15 ottobre 120 dollari per azione di Tiffany, famoso per gli anelli di fidanzamento e i gioielli in diamanti, prima di alzare la proposta a 130 dollari la scorsa settimana. Quest'ultima offerta ha spinto Tiffany a rivelare i propri conti a LVMH, che alla fine ha deciso di offrire 135 dollari per azione Tiffany.
Nel corso dell’esercizio 2018, il gruppo di Bernard Arnault ha generato 46,8 miliardi di euro di vendite, un record, mentre il suo utile netto è stato di 6,4 miliardi, per un margine operativo del 21,4%.
Dal canto suo, il gioielliere newyorchese, fondato nel 1837, cerca da anni di rendere più moderna la propria immagine e attirare una clientela più giovane. Tiffany ha registrato un fatturato di 4,4 miliardi di dollari nell’esercizio fiscale conclusosi il 31 luglio, in crescita del 6,5% in un anno. La sua crescita è tuttavia ostacolata dal dollaro forte e dal calo delle spese effettuate dai turisti negli Stati Uniti.
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