L’uomo Rochas si addolcisce con Federico Curradi
Il look adeguato e chic sofisticato del Parigino, disegnato l’anno scorso da Béatrice Ferrant, ha lasciato il posto a una silhouette più bohémienne e nonchalante. Con il nuovo direttore artistico Federico Curradi, la linea Rochas Homme torna alla ribalta questa stagione, dopo una metamorfosi.
Dopo aver rilanciato il suo menswear nel 2017 attraverso un progetto interno affidato a Béatrice Ferrant, il gruppo Interparfums, che ha acquisito la maison nel 2015, ha preferito cambiare strategia. La linea maschile è ora gestita in licenza da Onward Luxury Group, così come il prêt-à-porter femminile, guidato da Alessandro Dell’Acqua.
Il nuovo uomo Rochas resta parigino nell’anima, ma è il suo lato bohémien e più delicato che viene messo in luce per l’autunno/inverno 2019-20, con un’impercettibile influenza italiana che trae ispirazione da alcuni artisti, come Amedeo Modigliani o Constantin Brancusi, che passavo ore a creare nei loro atelier o a passeggiare nella capitale francese per captare sensazioni e nuovi stimoli.
“L’idea era di trovare un legame tra Parigi e l’arte. Ho immaginato un giovane poeta seduto in un caffè, intento a prendere appunti o a tracciare qualche schizzo sul suo blocco”, ha spiegato a FashionNetwork.com Federico Curradi, che ha scelto di posizionare i suoi modelli in uno studio d’artista in rue du Cherche-Midi, uno spazio buio con i muri macchiati di salnitro, ingombro di libri e di tavoli da lavoro.
I look esprimono una certa nonchalance, con volumi rilassati e fluidi, mentre i colori puntano su tonalità scure o naturali, con effetti color cenere che danno agli abiti una patina sbiadita, quasi pittorica. Dei berretti e cappelli di lana e delle lunghe sciarpe lavorate a mano contribuiscono al tocco bohémien.
Ragazzi dal viso d’angelo sono vestiti con camicie bianche in popeline di cotone o camicie con la zip indossate su maglie a collo alto a righe o caldi maglioni, con giacche decostruite e comodi cappotti. Una grande attenzione è riservata ai dettagli, come le tasche dei pantaloni con un angolo piegato come fosse scucito o le giacche a vento in seta rivestita.
“È un uomo elegante e moderno. Ho cercato di decostruire il formale, alleggerendo piuttosto che aggiungendo. Una grande importanza è riservata ai materiali naturali, in modo da utilizzare la minor quantità possibile di elementi inquinanti. Ad esempio, i piumini sono realizzati in seta e non in nylon”, ha sottolineato lo stilista fiorentino, prima di essere “rapito” da un’orda di fans accorsi numerosi a scoprire il suo lavoro per Rochas.
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