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Di
AFP-Relaxnews
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
1 set 2021
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L'industria dei cosmetici vuole fermare (definitivamente) la sperimentazione animale in Europa

Di
AFP-Relaxnews
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
1 set 2021

The Body Shop e Dove uniscono le forze, in associazione con diverse organizzazioni internazionali, per chiedere “il mantenimento [delle] leggi volte a vietare la sperimentazione animale” lanciando una petizione che intende raccogliere un milione di firme. Un movimento che segue la recente richiesta dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche di effettuare nuovi test sugli animali per alcuni ingredienti utilizzati nei cosmetici.

DR


No alla crudeltà verso gli animali. È quanto chiedono diversi attori dell'industria cosmetica a seguito dei nuovi requisiti dell'ECHA, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (European Chemicals Agency), volti a rendere nuovamente possibile la sperimentazione animale per valutare alcune sostanze già in uso nell'industria. The Body Shop e Dove, con il supporto di organizzazioni tra cui PETA, Cruelty Free Europe, HSI, Eurogroup for Animals ed ECEAE, si stanno impegnando per invitare i cittadini europei a mobilitarsi contro queste decisioni firmando una petizione, il cosiddetto “Diritto d’Iniziativa dei Cittadini Europei”, già disponibile on line.
 
“Oggi la sperimentazione animale non è più necessaria per garantire la sicurezza di tutti nell’ambito dei cosmetici, in particolare grazie a moderne alternative scientifiche, non animali e altrettanto rilevanti per l'uomo, già sviluppate e utilizzate da decenni dagli specialisti”, affermano i due marchi in una nota congiunta.

Ricordiamo che, dopo molte campagne di denuncia e sensibilizzazione e tanti progressi inerenti la lotta alla crudeltà sugli animali, è nel marzo 2013 che è entrato in vigore nell'Unione Europea il divieto di vendita di prodotti cosmetici in precedenza testati sugli animali. Un modello per questo settore, che ha aperto le menti alla riflessione in molti altri Paesi del mondo. Ma le associazioni e gli attori della cosmesi ora temono un passo indietro a seguito di una decisione del 2020 da parte della camera dei ricorsi dell’ECHA di effettuare test sugli animali per valutare due sostanze, omosalato e salicilato di 2-etilesile.
 
“In Dove, siamo risolutamente contrari alla crudeltà verso gli animali. Crediamo fermamente che i test sugli animali non abbiano posto nei prodotti di bellezza o nei loro ingredienti e siamo stati i primi a proporre alternative per valutare la sicurezza di prodotti e ingredienti per molti anni. Questo impegno ci spinge a intraprendere azioni urgenti per proteggere il divieto di sperimentazione animale nell'UE”, spiega Firdaous El Honsali, direttore della comunicazione globale e dello sviluppo sostenibile di Dove.
 
Per consentire al maggior numero di persone possibile di conoscere l’esistenza di questa petizione europea, The Body Shop e Dove hanno dato vita per le strade di Berlino, Parigi, Milano e Madrid ad una campagna di sensibilizzazione a grandezza naturale. I cittadini potranno scoprire opere d'arte coinvolgenti ed impegnate sui muri della loro città, accompagnate dallo slogan: “Unisciti a noi per porre fine alla sperimentazione sugli animali e salvare i cosmetici cruelty-free in Europa”. Una campagna di sensibilizzazione realizzata a stretto contatto con l'artista e attivista Nina Valkhoff.
 
“È profondamente triste dover combattere ancora una volta una battaglia che i cittadini europei pensavano di aver già vinto, ma con un Diritto d’Iniziativa dei Cittadini Europei che abbia successo possiamo farci ascoltare dai leader, proteggere questi divieti fondamentali e garantire un'azione concertata per porre definitivamente fine alle sofferenze degli animali nei laboratori dell’UE”, sperano i gruppi attivi nella protezione degli animali che stanno collaborando a fianco dei due marchi di cosmetici.

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