L’imperatrice romana di Fendi by Kim Jones
Kim Jones apprezza una donna potente; come le sorelle Fendi o le ultime imperatrici dello stile protagoniste della sua prima collezione di ready-to-wear femminile per la casa di moda romana.
Svelata mercoledì, giorno d’apertura della Fashion Week di Milano, la prima collezione di prêt-à-porter per la griffe dello stilista inglese ha rappresentato la sfilata più importante del primo giorno della stagione italiana di sflate in passerella.
Come nel suo debutto per Fendi nell’alta moda il mese scorso a Parigi, che si è concluso con una serie di modelle esperte e la loro occasionale progenie all’interno di scatole di vetro giganti, Jones ha riempito nuovamente il suo video di ready-to-wear di grossi container. Sebbene questa volta contenessero rovine dell’Antica Roma: teste di imperatori e imperatrici, classiche colonne ioniche, lapidi, fontane e plinti.
Il cast ha sfilato in mezzo a questo labirinto, aprendo la clip con uno splendido cappotto di visone a coste, seguito da varie bellezze con indosso una gran quantità di sfumature di beige – semplici guaine di seta indossate con stivali, trench o blazer di alpaca, ispidi cappotti di pelle di pecora e abiti gessati abilmente tagliati. Il mood era pulito, fresco e frizzante, e riecheggiava il gusto delle cinque sorelle Fendi, che costituiscono la seconda generazione della famiglia fondatrice.
“La famiglia Fendi è fatta di donne intellettuali che lavorano duramente - ed è quello che volevo celebrare. Una potente dinastia”, ha detto Jones nelle sue note al programma.
Jones non ha certamente avuto paura di sfoggiare l’heritage della casa di moda nella pellicceria, mostrato in abiti da sera di visone rasato a spina di pesce da gran dama hipster rifiniti da un lato con lunghe balze. O abbinando gilet di visone con ritagli in pelle di serpente a jodhpur allungati.
Sebbene messo in scena senza un pubblico in presenza, lo show è stato davvero una sfilata in passerella e non un lookbook mostrato semplicemente in movimento in un videoclip. Infinitamente di classe e molto romano, il défilé ha saputo arricchire la collezione di un glamour da star del cinema, anche se le angolazioni di camera scelte - molto strette - hanno reso difficile vedere bene i vestiti.
La Minerva di Jones dalle colline di Monterey si mostrava focosa in un abito di pelliccia bianco con zaino abbinato; la sua Agrippina da Angelino Heights in un cappotto da uomo doppiopetto di visone color ecrù trasudava ricchezza da tutti i pori; mentre la sua Livia Drusilla da Los Feliz emozionava in una pratica giacca da aviatore – un vecchio look tra i preferiti di Silvia Fendi – indossata sopra un jodhpur.
Jones ha anche sviluppato alcune splendide nuove borse lavorate a punto treccia con dettagli di selleria e una nuova mini baguette; in più ha utilizzato il famoso logo della doppia F disegnato per la prima volta da Karl Lagerfeld – visto su pantaloni da pigiama in seta, o su abiti da sera attillati color rame.
Praticamente ogni outfit veniva nobilitato dall’aggiunta di collane o pendenti in oro a catene concatenate, alcune sigillate con la cera e stampigliate con la tipica Karligraphy della casa di moda. Molta pelle lasciata in vista in un cast in gran parte sconosciuto, eppure scelto con astuzia e accuratezza, visto che le principali stelle delle passerelle non possono essere presenti a Milano a causa della pandemia. Nello show, un’altra donna formidabile - Delfina Delettrez Fendi - ha presentato una nuova linea di gioielli, Fendi O’Lock. I monili della gamma sono completati da lucchetti che si possono aprire solo componendo la parola Fendi.
Tutto sommato, una collezione elegante e commerciale in piena sintonia con l’attuale desiderio di vedere ed indossare vestiti convincenti che siano opulenti e iper-lussuosi.
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