Di
Ansa
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Pubblicato il
24 nov 2008
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L'immagine della donna nei periodici dal 1960 al 1979
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24 nov 2008
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ROMA, 24 NOV - Non solo le riviste per uomini come Playman, ma anche settimanali come Oggi, l'Espresso, Panorama alla fine degli anni '70 non fanno che mettere nudi di donna in copertina e, anche se piu' allusivi, compaiono pure su Tv Sorrisi e Canzoni.
Insomma si è compiuta una vera rivoluzione nel costume, anche se gli strali delle femministe si sono già levati e contestano quella che è un a vera abitudine. Nel 1977 a Bologna nei cortei gridano: "Compagno in piazza, fascista a letto: il sesso è gioia, non paranoia".
Per rendersi conto di quanto è accaduto, basta aprire le prime tavole di 'Sexyrama', il grande libro che mostra "l'immagine della donna nelle copertine dei periodici dal 1960 al 1979". Ecco Giovanna Ralli seduta, in costume da bagno, interissimo anche se senza spalline su La fiera del cinema, un po' un'eccezione tra le copertine di Tempo, Oggi o Gioia con pochissimi corpi e quasi tutti volti, magari come quello di Brigitte Bardot, con un ammiccante sguardo obliquo sotto l'onda dei capelli e la bocca socchiusa.
Il libro che propone la raccolta portata avanti negli anni da Roberto Baldazzini, disegnatore e sceneggiatore legato al mondo del fumetto, inizia con una citazione 1960 da Alfred Hitchcock ("Il sesso mi ha sempre interessato pochissimo; è roba da bambini e da cinematografo. ma soprattutto è una gran scocciatura") per finire con un Gillo Dorfles 1979 che cita Fiorucci ("Nel 1950 esisteva la moda, ci si doveva vestire alla moda, Nle 1960 si è avuto il periodo che ha segnato la rottura tra i valori dei giovani e i valori istituiti. Nel 1970 ognuno é finalmente libero di vestire come vuole".).
Tutto questo passando per i cambiamenti più diversi, e una galleria di belle donne che ripercorrono tutto il periodo del boom, da una Raffaella Carrà in versione agreste a Edvige Fenech ai tempi dei suoi film sexy, da una casta Ilaria Occhini e una spregiudicata Aiché Nanà (quella del celebre spogliarello al Rugantino) per arrivare a una scollata Patty Pravo o Solvi Stbing che sussurra "sarò la tua birra".
E con loro, naturalmente, Sofia Loren come Anita Ekberg, Soraya o Jackie Kennedy, e assieme dalla maggiorata prosperosa alla donna filiforme come "il grissino" Twiggy o all'ambiguità di Amanda Lear, dalla star dai connotati familiari alla donna che esibisce il proprio corpo, da una Lollobrigida con giro di perle a Ilona Staller, che verràanche eletta in Parlamento, tra reazioni scandalizzate più di maniera che reali.
Del resto il libro si chiude con le pubblicità di biancheria intima su Grazia e Vogue, quelle allusive e sexy che oggi troviamo su qualsiasi settimanale femminile. Il volume, che dedica ampio spazio anche ai molto più spregiudicati settimanali cosiddetti maschili, da Playman a Le ore, si ferma al '79 perche', dice l'autore, poi iniziano le foto e i ritocchi elettronici che falsano tutto, e propone in appendice, per gli stesi venti anni, l'elenco delle riviste, dei libri di successo e dei film.
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