16 dic 2013
L’Europa esenta da dazi l’importazione di prodotti tessili pakistani
16 dic 2013
Al termine di un lungo iter, l’Unione Europea ha accordato al Pakistan lo status GSP+. Questo permette al Paese asiatico l'esportazione senza tasse verso l'Europa di un certo numero di prodotti, che al momento rappresentano il 20% del suo commercio estero.
Dal provvedimento è interessato anche il settore tessile. Il Pakistan è oggi il 9° maggior fornitore di abbigliamento dell'UE, con 970 milioni di euro di prodotti importati fra il gennaio e l'agosto scorsi (cifre del Fondo Monetario Internazionale). Il Paese è inoltre il 5° fornitore di tessuti dell’Europa, con 1,14 miliardi di euro di beni importati nel periodo gennaio-agosto.
L’accordo ottenuto da Islamabad potrebbe quindi incrementare la quota detenuta dal Pakistan sul mercato europeo del tessile-abbigliamento. L’industria del Pakistan si aspetta, secondo la stampa locale, di raccogliere un miliardo di rupie in più, vale a dire 12 milioni di euro.
Come in ogni decisione simile, l’Europa si è divisa, con gli industriali che temono un ulteriore indebolimento della loro attività. Approvato con 406 voti a favore e 186 contrari, il GSP+ del Pakistan è stato comunque attivato per il periodo 2014-2017.
L'organizzazione europea dell'industria tessile e dell'abbigliamento, la Euratex, si era opposta con forza al progetto, che spalanca la strada alla concessione del GSP ad altri Paesi: l'Armenia, la Bolivia, Capo Verde, il Costa Rica, l'Ecuador, la Georgia, la Mongolia, il Paraguay e il Perù.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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