L'eleganza oceanica di Max Mara
L’attuale momento prolifico per la moda si è fatto molto più pronunciato giovedì mattina a Milano grazie a Max Mara. Il famoso marchio reggiano ha infatti presentato una romantica esibizione di moda d’alta gamma dall’ispirazione nautica.
Ancora una volta, lo stilista Ian Griffiths ha fatto riferimento agli anni '80, creando tanti look che presentavano grandi spalline, e proponendo una colonna sonora dei successi dance di quel decennio – come Wot di Captain Sensible.
Eppure quella di Max Mara è stata una visione della moda fondamentalmente tenera, con riferimenti al mare e alle forme marittime. Dai meravigliosi pastrani da ufficiale – realizzati con un sottile gessato maschile – fino ai montgomery in cashmere generosamente avvolgenti o ai giacconi da pioggia con nappine. Sebbene la sua idea preferita sia stata quella del sofisticato robe-de-chambre d’alta classe, legato in vita con eleganti cinture.
Griffiths ha aggiornato ogni outfit con abilità – come il blazer da commodoro visto nel finale indossato da Kaia Gerber, ma tagliato oversize con spalle cascanti e maniche a palloncino. Mentre il classico grembiule del pittore è stato reinventato come un peacoat corto in feltro di lana.
Abiti ideali per il bellissimo nuovo volto del futuro di Max Mara seduto in prima fila, Gemma Chan, meglio conosciuta come il volto della cognata gentile nel film di successo Crazy Rich Asians, e protagonista del progetto “Women in Film” dell’etichetta di Reggio Emilia.
“Ho iniziato pensando al colore blu e poi al mare. E dopo ad ogni artista che ha fatto riferimento al mare, da Shakespeare a Tracy Emin a Jean Genet in Querelle”, ha spiegato Griffiths a FashionNetwork.com.
Comunque, si tratta di un blu del tipo più cupo. E per ricordare che Max Mara sarà in partenza per San Pietroburgo questa primavera per presentare la sua prossima cruise collection, il cast era truccato con dell’eyeliner sfumato – come gli Oci Ciornie, gli occhi neri, della famosa canzone popolare russa.
L'altra idea intelligente di Griffiths è stata quella di abbinare una serie di cappotti ad altrettante tote bag, alcune in pelle dentellata nera, altre realizzate in finta pelle di pecora a strisce blu e beige. Attaccati all'esterno di ogni borsa apparivano clutch, borsellini e gusci per bottigliette d’acqua. Max Mara ha raramente realizzato una borsa che sia stata una hit, anche se la bag “Whitney” ha i suoi seguaci. Però questo andazzo dovrebbe cambiare grazie agli outfit visti a Milano.
In poche parole, Max Mara sembra completamente in sincronia con l'attuale spirito del tempo per sensibilità sartoriale, finiture di classe e volumi generosi.
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