L’elegante romanticismo di Valentino
Coloro che cercano l'eleganza eterea nella moda si sentiranno di nuovo a casa in questa stagione con la maison Valentino. Dalla tavolozza dei colori ai tessuti alla silhouette regale, lo show della firma italiana di domenica sera ha rappresentato una pura affermazione di iper romanticismo.
Pochi designer mettono insieme colori diversi in modo così brillante come il direttore creativo di Valentino, Pierpaolo Piccioli. La sua miscela di luminosi colori pastello e tinte primarie morbide è stata davvero eccezionale in questo show, messo in scena all'interno di uno spazio su misura, un immenso hangar costruito per soli 15 minuti di azione, le cui enormi finestre offrivano una bella vista sulla cupola dorata di Les Invalides.
La sfilata è stata organizzata dopo il sublime lavoro fatto da Piccioli a Milano per “Moncler Genius” – realizzato in colori simili, anche se in nylon – che lo ha visto radicalmente, e agilmente, cambiare marcia.
Per il suo primo lavoro per Valentino, Piccioli ha rilavorato la smilza silhouette ad “A” che sovente si associa agli stilisti romani - da Mila Schön a Valentino – con molto talento, rifinendo gli abiti di seta con bordi smerlati dentellati.
Il mood generale era d’alta classe, intensificato dall'esuberanza della tecnica: immensi fiori di tessuto e petali grandi mezzo metro sparsi su abiti da sera in raso; notevoli cappotti di pelliccia intarsiati con spettacolari orchidee giganti; papaveri ipertrofici ed enormi viole del pensiero.
“La grazia è autorità. Trova nella gentilezza il suo tono espressivo, e la sua singolarità nell'etereità”, ha spiegato Piccioli nelle note al progrmma altrettanto floreali.
Qualche volta, soprattutto nel terzo centrale della sfilata, lo show è sembrato un po’ imprigionato in una capsula temporale, come chiuso nella bolla dell’alta moda anni ‘70. Ma nell’insieme si è trattato di una solida e convincente affermazione di stile e di fantasia piena di sicurezza nei propri mezzi.
Anche se Björk era proposta a tutto gas nella colonna sonora sottostante, mentre cantava “Isobel”, si potevano chiaramente udire rantoli, mormorii e sospiri durante tutto lo show, in sottofondo alla pura bellezza di molti degli outfit. In modo particolare nel finale, che ha presentato una mezza dozzina di abiti incantevoli: il posto d’onore è spettato a Kaia Gerber in un vestito davvero bellissimo lungo fino al suolo: un incontro di petali giganti e maniche decorate con paillettes. Ironcamente, uno dei fiori somigliava a una…. gerbera.
Standing ovation nel finale, con il designer raggiante a fare l’inchino. Prossima tappa per Valentino, il suo ingresso in Borsa, con un’offerta pubblica iniziale di parte delle sue azioni, che se funzionerà bene anche solo come metà di questa collezione sarà estremamente redditizio.
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