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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
24 set 2019
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L'elegante giardino segreto fraterno di Christian Dior

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
24 set 2019

Era una sorella unica, una validissima giardiniera, una donna di grande eleganza e persino un membro della Resistenza, e martedì, a Parigi, Catherine Dior ha ottenuto un altro riconoscimento: è stata la fonte d’ispirazione per la sontuosa collezione Primavera-Estate 2020 della casa di moda fondata da suo fratello maggiore Christian.

Christian Dior - Primavera-Estate 2020 - Womenswear - Parigi - © PixelFormula


Il leitmotiv chiave di tutto il défilé è stato il giardino, un elemento che attraversa l'intera narrativa di Dior. Monsieur Dior stesso le ha insegnato i nomi latini dei fiori e glieli ha disegnati da ragazzo. Insieme a sua sorella minore hanno contribuito a creare un giardino speciale per la sua famiglia a Granville, sulla costa della Normandia. Quando la famiglia Dior perse gran parte della propria fortuna nel Martedì Nero del crollo delle Borse dell’ottobre 1929, fu costretta a vendere la sua villa e a trasferirsi in una fattoria a Callian, in Provenza, dove i due fratelli hanno creato un giardino di rose unico. Catherine era l’originale Miss Dior, e prestò il suo nome a un magnifico abito del 1949 fatto di centinaia di fiori di stoffa increspati; e poi a uno dei profumi più famosi della maison. Più tardi, Christian acquisì il castello di La Colle Noire nelle vicinanze per inventare ancora un secondo giardino.
 
Allestito nel più grande ippodromo di Francia, il set ha reso omaggio al giardino, ma con una svolta sostenibile. Maria Grazia Chiuri ha collaborato con gli urbanisti Coloco, che ha scoperto al Giardino Planetario durante l'evento artistico Manifesta 12 a Palermo. I Coloco hanno sviluppato un misterioso boschetto di 164 alberi – tutti lasciati nei loro sacchi da semina. Non appena i 1.200 ospiti sono usciti dopo lo show, degli operai hanno cominciato a spostare la mini foresta, perché gli alberi fossero piantati intorno alla grande Parigi. Un altro blocco di alberi di questa foresta effimera è stato portato alla GoodPlanet Foundation di Yann Arthus-Bertrand. 

Come Monsieur Christian Dior, Maria Grazia ama un giardino con influenze inglesi – come nei raffinati abiti a pied-de-poule che si allargano sotto la vita, indossati con giacche a righe da cricket.
 
Splendidi corpetti e corsetti in maglia ricamati in rafia e seta grezza con delicati ricami. Tutti indossati sotto giacche a righe in jacquard di seta grezza e rafia. Oppure una serie di mini giacche doppiopetto e gonne corte a pieghe – combinazioni che lusingano le forme del corpo e ideali per le clienti sicure di sé che oggi si accalcano a migliaia per vestire capi by Dior.

Christian Dior - Primavera-Estate 2020 - Womenswear - Parigi - © PixelFormula


Eppure queste ragazze non sembrano affatto delle violette appassite, ma portano robusti ed eleganti stivali da giardino a rete, collane di pietre colorate a più fili eccentricamente fashion; o anelli-tirapugni in stile Trono di Spade. Quasi tutti gli outfit indossati dal numeroso cast comprendevano cappelli reticolari di rafia, o grossi stivali di pelle a rete trasparente: il commerciale più cool al suo meglio.
 
Per la sera, la stilista italiana ha stupito con abiti di chiffon meravigliosamente fluenti, ricamati con motivi che Maria Grazia aveva scoperto durante le sue ricerche presso l’erbario di Parigi, visti in audaci illustrazioni scientifiche di piante, ramoscelli, radici e rami, e quindi intrecciati in vestiti a rete semi-trasparenti e in abiti della qualità dell’alta moda.
 
Perfino le espadrillas erano ricamate. Molte mostravano il prezioso motivo cannage, emblematico della Maison. E anche una nuova borsa “Lady Dior” è apparsa in cannage ricamato; inoltre la casa di moda francese ha presentato nuove e graziose tote bag logate a quadrettini, che sicuramente saranno la borsa di alta moda di maggior successo delle prossime stagioni. 
 
Come spesso accade con la Chiuri, le ispirazioni hanno spaziato in vasti campi della cultura europea: da Vita Sackville West a Sissinghurst ai botanici tedeschi del XVIII secolo a Joseph Beuys e Gerhard Richter. In mezzo a questo groviglio di idee, lo show ha cominciato ad appannarsi verso metà percorso, fino a sembrare un po’ ripetitivo, specialmente con tutta quella rete a maglia. Tuttavia è stata una dichiarazione di moda solida e sicura, mostrata da una stilista e una griffe che sembrano conoscere esattamente tutte le mosse giuste da fare.

Christian Dior - Primavera-Estate 2020 - Womenswear - Parigi - © PixelFormula


“È l'eleganza di Christian Dior con l'atteggiamento di Catherine”, ha spiegato Maria Grazia, che con questa sfilata ha leggermente e delicatamente spostato Christian Dior dalla ‘Donna-Fiore’ alla ‘Giardiniera’. I giardini sono stati certamente un’occupazione fondamentale per aiutarli entrambi a riprendersi dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Catherine si unì coraggiosamente alla Resistenza contro il nazismo, tanto da essere deportata in un campo di concentramento. Sorprendentemente è sopravvissuta, e alla fine della guerra Christian ha ritrovato sua sorella emaciata in una stazione ferroviaria di Parigi appena scesa da un treno di sopravvissuti. Dopodiché la curò e la fece tornare in salute. Catherine divenne poi una delle prime donne di Francia a creare una propria attività nel settore dei fiori. E visse fino al 2008, sopravvivendo a suo fratello maggiore di mezzo secolo.
 
“Penso che Monsieur avrebbe potuto essere orgoglioso (di questo show). Catherine è stata di grande ispirazione per lui. Ha chiamato la sua signora Miss Dior, e per il suo stile rappresentava un riferimento fondamentale. Era anche ossessionato dai tarocchi, in parte perché era molto preoccupato per sua sorella. Deve essere stata una donna molto coraggiosa. Non si è mai sposata, ma ha avuto una sua attività in proprio. Un fatto non così comune quando parliamo degli anni '50”, ha detto Maria Grazia Chiuri.

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