L’azienda francese di alta profumeria Caron è in vendita
Secondo le dichiarazioni che diverse fonti vicine alla pratica hanno reso a FashionNetwork.com, Caron, la più antica casa di profumeria francese dopo Guerlain, è in vendita, nel quadro di una ristrutturazione finanziaria della sua casa madre, Alès Groupe, azienda quotata alla Borsa di Parigi, che possiede anche i marchi di skincare Liérac e di prodotti per i capelli Phyto.
Strano, perché il marchio di profumi, fondato ben 114 anni fa, famoso per la fragranza maschile "Pour un Homme", lanciata nel 1934, per i sofisticati profumi "Narcisse Noir", creato nel 1911, e "Fleur de Rocaille", per le ciprie di alta qualità e per le fontane profumate dei suoi negozi, sembrava posizionato in modo ideale per sfruttare il vorace appetito del mercato per le fragranze autentiche. Eppure, i suoi ricavi sono diminuiti, passando da 10 milioni di euro nel 2013 a 8 milioni nel 2018, secondo molte fonti che hanno preferito rimanere anonime. Alès Groupe ha incaricato la banca d'investimento Lazard di trovare un acquirente al brand. Nessuna delle due società ha voluto commentare queste informazioni.
Pubblicando i risultati annuali lo scorso aprile, il Gruppo Alès aveva precisato di essere sul punto di non rispettare le sue clausole bancarie dal punto di vista dell’indice d’indebitamento, e che le banche gli avevano dato fino al 15 luglio per rinegoziare i termini con i creditori. Il gruppo aveva anche annunciato l’intento di tagliare dei posti di lavoro in Francia e di ristrutturare alcune delle sue attività.
Nel 2013, Romain Alès, presidente del gruppo omonimo, aveva confidato, in un’intervista concessa all’agenzia Reuters, di voler stimolare le vendite del prestigioso marchio di profumi fondato nel 1904 concentrandosi sulle esportazioni verso la Russia e il Medio Oriente.
Caron rappresenta solamente dal 3% al 4% del fatturato della casa madre. Alcune fonti affermano che il marchio era quasi redditizio, ma che le sue cattive prestazioni di questi ultimi anni, combinate con importanti investimenti in nuovi negozi a Parigi, hanno pesato sulle finanze generali del gruppo. Nel 2015, Caron aveva finito per cedere ai pressanti rilanci di LVMH, che voleva comprare il suo punto vendita davanti al negozio Dior, sull’elegantissima avenue Montaigne, per collocarvi un negozio dedicato alla gioielleria Dior. Caron aveva in seguito aperto una nuova boutique a due passi da lì, in rue François 1er. Secondo il sito Internet del marchio, Caron gestisce ancora quattro negozi a Parigi, e realizza la maggior parte delle sue entrate in Francia.
Il mercato dei profumi di nicchia si è trasformato in una partita a Monòpoli negli ultimi anni: nel 2017, LVMH si è comprato Maison Francis Kurkdjian - il cui fatturato è almeno il doppio di quello di Caron, assestandosi tra i 15 e i 20 milioni di euro. Prima ancora, L'Oréal ha acquistato Atelier Cologne, lo spagnolo Puig ha acquisito Penhaligon’s e L'Artisan Parfumeur, mentre Estée Lauder si è assicurato Editions de Parfums Frédéric Malle, Le Labo e By Kilian. Tutte queste aziende sono state valutate tra due e dieci volte la cifra delle loro vendite annue, in base alla redditività e alle prospettive di crescita.
Per molti anni, l’Alès Groupe, che possiede Caron dal 1998, ha ripetuto che il brand di profumi non era in vendita, ma che era regolarmente ambito e richiesto da parecchie società.
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