L’Apprendista Stregone di Saint Laurent
Dev’essere stata una settimana piuttosto difficile per Anthony Vaccarello, il direttore creativo di Saint Laurent. Il suo predecessore molto più famoso nel ruolo, Hedi Slimane, è ancora una volta al centro dell'attenzione a Parigi, visto che debutterà per la nuova casa di moda con cui collabora, Celine, fra due sere da oggi.

Detto questo, Kate Moss era stupenda nella campagna pubblicitaria autunnale di Saint Laurent, fotografata da Inez & Vinoodh sdraiata sulla spiaggia mentre l’acqua si rifrange sulla riva indossando uno degli sfarzosi vestiti floreali di Vaccarello; un'immagine da rivista molto bella. Tuttavia, la pubblicità avrebbe dovuto avvisarci su cosa sarebbe successo.
Il set della sfilata era magnifico: un’enorme piscina d’acqua nera profonda sette centimetri circondata da un lato da dieci lucenti palme tutte bianche, dall’altro dal pubblico, collocato su 100 metri di posti a sedere su una tribuna; a Sud la Torre Eiffel. L’illuminazione è scattata esattamente alle 20:00 di martedì sera, il segnale di partenza dello show. In lontananza, diverse migliaia di fan guardavano in trepidante attesa dall'esterno l’inizio del défilé, un gesto democratico di buon gusto.
Tuttavia, ci si è chiesti quale individuo abbia avuto l'assurda idea di chiedere a ogni modella di camminare fino in fondo alla piscina…
Naturalmente, il titolo facile sarà "Le modelle di Saint Laurent camminano sull’acqua". E potrebbe essere materia adattissima per ricavarne un video originale, ma in una serata in cui è improvvisamente calata la temperatura, è sembrata solo una cosa stupida, tanto più che molte modelle indossavano pantaloni e camicie di chiffon. Tutto un po’ troppo impegnativo.
Stessa cosa per i vestiti, che occasionalmente erano eccellenti, come i blazer bianchi gessati o le fresche giacche militari con gli alamari o i deliziosi boleri a quattro tasche, ma soprattutto le camicie bianche da principessa del Rinascimento dai cui polsini spuntavano metri di pizzo.
Ma gran parte di questa collezione era familiare, già vista: gli smoking con risvolto a contrasto, gli hot pants infiniti, le tuniche di pelle scamosciata ispirate ai nativi americani e le molteplici versioni di abiti in chiffon neri trasparenti, lunghi fino alla caviglia. Difficile non notare quante del cast avessero gli sguardi corrucciati mentre si concentravano profondamente per non cadere nel torbido acquitrino.

Uno s’immagina un meeting della produzione molto divertente quando hanno pensato alla messinscena, ma alla fine quest’ultima è parsa solamente sciocca e un po’ forzata, e in qualche modo non molto da Saint Laurent. Difficile immaginare che a Yves potesse piacere. Uno show non aiutato da una colonna sonora di musica industriale eruttante, che suonava come se qualcuno fosse rimasto rinchiuso nella sala macchine di una Morte Nera in distruzione.
Un esperimento che è risultato piatto. Il tutto poco prima del ritorno di Slimane a Parigi dopo due anni di esilio a Los Angeles.
In effetti, la sfilata ha un po’ ricordato la famosa scena dell’Apprendista Stregone in “Fantasia” di Walt Disney in cui il giovane apprendista incanta una scopa per fare il lavoro al posto suo, dopo che il suo capo è partito. Ma poi quasi distrugge il laboratorio del suo padrone non riuscendo a fermare la scopa stessa, che puntualmente allaga l'intero posto.
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