L’androginia discreta di Givenchy
Quasi certamente, poche persone presenti alla sfilata di Givenchy domenica 30 settembre a Parigi avevano sentito parlare di Annemarie Schwarzenbach prima di questo evento.
Ma questa donna, nota scrittrice e fotografa durante la Repubblica di Weimar, famosa per indossare discreti abiti maschili, avrà ora anche un ruolo, seppur minore, nella storia dell’alta moda. L’estetica pulita e sobria della Schwarzenbach, infatti, è emersa durante tutta la sfilata di Givenchy. Nella nostra epoca e in una stagione segnata dall’androginia, questa visione discreta di uno stile raffinato che supera le differenze di genere cadeva a pennello.
Senza alcun dubbio, Clare Waight Keller, designer di Givenchy, era in splendida forma per questa sfilata. Da ricordare in particolare, i pantaloni cargo tagliati brillantemente, alti in vita e lunghi fino alla caviglia, ornati da ampie tasche applicate. Alcuni erano abbinati a piccoli e perfetti giubbotti da biker, altri a giacche stile Eisenhower dalle ampie spalle.
Per la sera, gli abiti in chiffon di seta plissé con reggiseni a forma di ventaglio erano stupendi, così come i fluttuanti abiti da cocktail monospalla, in stile antica Grecia.
Coerentemente con questa visione androgina della moda, le collezioni uomo e donna hanno sfilato insieme. Anche le proposte maschili erano assolutamente notevoli, come gli eleganti cappotti da spia in pelle, i pantaloni da paracadutista dalle linee arrotondate o ancora un giubbotto da biker senza maniche, indossato su un completo in lana écru a righe.
Il finale di Clare Waight Keller è stato a dir poco brillante, con blazer a spina di pesce metallizzati per gli uomini e tubini in seta nera arricchiti da dettagli argentati per le donne, portati con delle cappe. In sintesi, è stata per il momento la più bella sfilata della Waight Keller per Givenchy. Indossando uno dei modelli di cargo visti durante la sfilata, la stilista ha prolungato il suo saluto, come per godersi il più a lungo possibile il momento di gloria assolutamente meritato.
Intitolata “I Am Your Mirror” ("Io sono il tuo specchio"), la collezione è stata svelata all’interno del Palais de Justice, il più grande Tribunale di Francia, sulla cui facciata fluttuava misteriosamente il nome Givenchy, grazie a un meraviglioso gioco di laser e getti di vapore.
Siamo certi che la Schwarzenbach avrebbe apprezzato questa visione e sarebbe stata fiera del fatto che le sue preferenze personali in fatto di abbigliamento siano condivise da tanti giovani di oggi.
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