L’Oréal: l’Asia Pacifico prima regione del gruppo in termini di giro d’affari
Nel 2019, il colosso mondiale della bellezza ha realizzato un giro d’affari di 29,87 miliardi di euro, in crescita dell’8%. Un record, come spiega il CEO Jean-Paul Agon: "L’Oréal chiude il decennio con la migliore crescita dal 2007, +8% a dati comparabili, e un eccellente quarto trimestre, in un mercato del beauty sempre molto dinamico”.
Tuttavia, se tutte le divisioni del gruppo, lusso in testa, sono in crescita, le performance per area geografica restano contrastanti. Così, a fronte di un mercato europeo in crescita moderata, +1,8% a 8,2 miliardi di euro, e al Nord America in calo, -0,8% a 7,5 miliardi di euro, l’area Asia Pacifico diventa il primo mercato per il gruppo L’Oréal, superando per la prima volta l’Europa dell’Ovest.
Nel 2019, le vendite in Asia Pacifico sono infatti cresciute del 25,5% a 9,6 miliardi di euro, trainate da un quarto trimestre a +30,5% (2,7 miliardi di euro). Se la Cina ha conosciuto performance positive durante tutto l’anno, la situazione a Hong Kong ha avuto un impatto negativo sui risultati di L’Oréal, mentre la Corea del Sud e i Paesi del sud est asiatico, in particolare India, Indonesia e Malesia, hanno registrato buone progressioni.
In Asia Pacifico tutte le divisioni del gruppo hanno conosciuto crescite a due cifre, in particolare i brand di lusso come Lancôme, Kiehl’s, Yves Saint Laurent e Giorgio Armani, peraltro cresciuti in tutti i mercati. La divisione Prodotti di Largo Consumo ha registrato una buona annata per il marchio L’Oréal Paris, un successo significativo della label coreana 3CE Stylenanda, acquisita da L’Oréal nel 2018, e una buona performance di Garnier in numerosi Paesi asiatici. Per quanto riguarda i prodotti professionali, Kérastase ha conosciuto una dinamica spettacolare, così come i prodotti per la colorazione. La divisione cosmetica attiva continua la sua progressione grazie soprattutto al successo di La Roche-Posay e SkinCeuticals; quest’ultimo in particolare ha triplicato le sue vendite in Cina nel 2019.
A fronte di tali risultati, soprattutto in Cina, si pone la domanda sull’impatto che il coronavirus potrà avere sulle performance del gruppo nel 2020: “Questo contesto impatterà momentaneamente sul mercato della bellezza nella regione e quindi sul nostro business in Cina e sul travel retail in Asia, anche se è ancora presto per valutarne la portata. La nostra esperienza relativa a situazioni simili in passato mostra che, dopo un periodo di turbolenza, il consumo riparte ancora più forte di prima. Quindi, considerando che questa epidemia si sta sviluppando come le precedenti, riteniamo nella nostra capacità di superare anche quest’anno l’andamento del settore beauty e di registrare un altro anno di crescita di fatturato e risultati”, ha dichiarato Jean-Paul Agon.
Da segnalare che i nuovi mercati, che totalizzano un giro d’affari di 14 miliardi di euro in salita del 17,9%, sono tutti in crescita a eccezione di Africa e Medio Oriente, scesi del -4,1% a 688,7 milioni di euro, a causa di “un forte rallentamento nel quarto trimestre, soprattutto in Libano”.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.