Pubblicato il
30 mar 2010
30 mar 2010
L'Occitane: ingresso alla Borsa di Hong Kong in maggio
Pubblicato il
30 mar 2010
30 mar 2010
30 mar 2010 - Alla fine L'Occitane farà il suo ingresso nella Borsa di Hong Kong? La società sarebbe stata autorizzata ad entrare su questo mercato con una somma negoziabile vicina ai 300 milioni di dollari americani, ha riportato venerdì scorso Dow Jones Newswires, citando come fonti due persone ben informate sul contenuto della pratica all'interno dell'azienda.
Foto: AFP/Mychele Daniau |
Già da due anni a questa parte le voci si facevano sempre più ricorrenti, ma nessun commento ufficiale è mai stato fatto.
Una volta ancora, i nomi di UBS, HSBC e CLSA vengono citati come i capofila dell'operazione.
Il 6 marzo scorso, il Financial Times aveva indicato che la società francese cercava di arrivare addirittura a 700 milioni di dollari; questo apporto di soldi freschi potrà servire a finanziare lo sviluppo in Asia, mercato sul quale L'Occitane sta conoscendo la maggiore crescita e che incide già per quasi il 40% sul totale delle sue vendite. "I prodotti de L'Occitane sono considerati in Asia come degli articoli di lusso abbordabili e un ingresso alla Borsa di Hong Kong è da considerarsi logico, nel quadro della sua strategia di penetrazione in Cina, dei suoi piani di crescita e del riconoscimento regionale che il marchio sta cercando di ottenere", ha dichiarato una figura vicina all'azienda, citata dal giornale.
L'Occitane, creata nel 1976 e la cui sede si trova a Manosque (Alpi dell'Alta Provenza) ha realizzato l'anno scorso (esercizio concluso a marzo 2009) un giro d'affari di 731 milioni di dollari (circa 540 milioni di euro); l'86% della sua attività è realizzata all'estero.
L'entrata in Borsa a Hong Kong de L'Occitane s'iscrive in quella tendenza, che ha caratterizzato ultimamente molte aziende europee e nordamericane colpite dalla crisi, a cercare di reperire nuove fette di mercato in Asia, in particolare in India e Cina, nazioni le cui economie hanno continuato a crescere malgrado il rallentamento globale. Da parte sua, la Borsa di Hong Kong ha tutta l'intenzione e l'interesse ad attirare le aziende straniere desiderose di posizionarsi sul mercato cinese.
(Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Les Echos)
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